Genovese indagato per una violenza sessuale a Ibiza: «E c'era anche la sua fidanzata»
Le rivelazioni di una 23enne dopo l'arresto dell'imprenditore. Il fatto sarebbe accaduto a luglio
Alberto Genovese è indagato per una seconda - presunta - violenza sessuale. L'imprenditore con "base" nel superattico di piazza di Santa Maria Beltrade, a Milano, è stato arrestato il 6 novembre per i fatti avvenuti nella sua abitazione tra il 10 e l'11 ottobre: le telecamere interne della sua camera da letto lo "inchiodano" sul sequestro di persona e le ripetute violenze subìte da una 18enne invitata alla sua festa. Ma i magistrati milanesi hanno deciso di procedere anche per un secondo episodio, avvenuto a Ibiza nel mese di luglio.
La vittima - una 23enne - si era presentata spontaneamente agli investigatori dopo l'arresto dell'imprenditore per raccontare la sua esperienza alle Baleari. Un racconto che può fare pensare che fosse effettivamente successo qualcosa di simile a quanto "documentato" dai filmati di Terrazza Sentimento. La 23enne, arrivata a Ibiza con un volo pagato da Genovese, aveva raccontato di avere avuto una esperienza con tratti simili a quella della 18enne, senza ricordare praticamente niente, tranne di essersi risvegliiata sporca di sangue e con diversi lividi sul corpo.
Il dettaglio - che colpisce parecchio - del racconto di questa ragazza è che, nella stanza di Villa Lolita a Ibiza, ci sarebbe stata, oltre a Genovese, la sua fidanzata che il giorno successiivo le avrebbe chiesto scusa. Tutti dettagli ancora da riscontrare viisto che - contrariamente a Terrazza Sentimento - gli investigatori non dispongono di filmati. La 23enne ha ammesso di avere spontaneamente assunto cocaina ma ha aggiunto che, a suo parere, Genovese le avrebbe dato anche dell'altra droga.
Terrazza Sentimento: la vitima camba avvocato
Nel frattempo, i primi avvocati della ragazza di 18 anni vittima di Terrazza Sentimento hanno rinunciato all'incarico, e così anche i medici che l'hanno seguita finora. La decisione è stata presa dopo che la trasmissione televisiva Quarto Grado ha rivelato di un - presunto - pranzo tra la 18enne e una o più persone dell'entourage di Genovese in un ristorante di Milano (peraltro in un periodo in cui i locali pubblici sono rigorosamente chiusi per le norme Covid).
Circostanza, quella del pranzo, ancora da verificare. Fatto sta che, successivamente, la 18enne si è presentata presso un avvocato, Luigi Liguori, chiedendo di farsi assistere da lui. Il nuovo legale è uno dei sopravvissuti della strage in Tribunale: si trovava nell'aula in cui si celebrava un processo quando Claudio Giardiello esplose diversi colpi di pistola uccidendo l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e l'ex socio Giorgio Erba. La terza vittima, il giudice Fernando Ciampi, fu freddata invece nel suo studio di Palazzo di Giustizia.