Arrestato Gianco Castriotta, il boss della cocaina latitante per anni grazie al priapismo
Castriotta, condannato a 21 anni, aveva fatto perdere le proprie tracce dopo la scarcerazione
A tradirlo sono state le intercettazione telefoniche, con i carabinieri del Ros che lo hanno trovato seguendo alcuni parenti che erano andati a trovarlo nella località balneare spagnola in occasione delle festività natalizie.
Al momento della cattura Gianco era da solo e con un cane: un perfetto villeggiante decisamente “lontano” da quel trafficante di droga che - come mostrato dal processo “Pavone”, che ha fatto finire in manette lui e altri esponenti del clan Crisafulli - era arrivato ad allacciare rapporti con gli ‘ndranghetisti.
"Non so se fosse nella lista dei cento latitanti più ricercati - ha commentato il sostituto procuratore Marcello Musso, che di quel processo fu il ‘padre’ -, ma di sicuro non sono molti quelli con una pena di più di venti anni da scontare. Essere riusciti a catturarlo è un successo dello Stato, reso possibile dalla dedizione, dall'entusiasmo e dalla professionalità dimostrata dai carabinieri del Ros durante le vacanze. Abbiamo fatto - ha concluso - grandi sacrifici".
Ph: Il pm Musso nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Milano