Omicidio per rapina a Brera: Veronesi "capostipite" di gioiellieri
L'uomo trovato riverso in una pozza di sangue
Giovanni Veronesi, l'orefice ucciso giovedì intorno all'ora di pranzo nel suo negozio del quartiere di Brera, in centro a Milano, era capostipite di una famiglia di gioiellieri.
A fianco del suo esercizio, infatti, a pochi metri di distanza l'uno dall'altro, sullo stesso lato della strada ci sono le gioiellerie della figlia, Antonella, e della compagna, Susanna.
Ed è stata proprio la donna, di 48 anni, a trovare il corpo del padre riverso in una pozza di sangue all'interno del negozio, alle 13. Antonella ha quindi avvisato la madre, nel negozio a fianco, che ha avuto un malore ed è stata trasportata all'ospedale, e il 118.
Quando i soccorritori, che a loro volta hanno allertato i carabinieri, sono arrivati, l'anziano era ancora vivo ma è spirato durante i tentativi di rianimazione. La famiglia Veronesi è molto nota a Brera, vecchio quartiere milanese d'artisti oggi centro di vita notturna e negozi di lusso.
Il padre lavorava in zona da almeno trent'anni, e la sua attività si era sviluppata, come quella di altri negozi di lusso, intorno al vicino Monte di Pietà. I commercianti della via hanno raccontato molti episodi di microcriminalità avvenuti nella zona, problemi "ormai quasi quotidiani".