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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Guardie armate sui mezzi pubblici: la proposta della Lega Nord

Fabio Rolfi, il primo firmatario del testo presentato in Regione: “Necessario dopo i numerosi episodi di ingiustificata violenza”. Sui mezzi ci sarebbero vere e proprie guardie giurate

Obiettivo: garantire sicurezza agli utenti del servizio e a chi quel servizio stesso lo assicura. Soluzione scelta: riempire autobus, tram e metropolitane di guardie armate, una sorta di “controllore Rambo” pronto a tutto in caso di necessità. 

La Lega Nord lombarda, con un progetto di legge presentato giovedì in Regione, è pronta a modificare la legge regionale numero 6 del 2012: quella che prevede la possibilità di utilizzare le guardie giurate per il controllo dei documenti di viaggio. Alle guardie, nell’idea del Carroccio, dovrebbe essere concesso anche di controllare i documenti di identità, un’operazione finora prevista solo per le forze dell’ordine. E, naturalmente, ai “novelli controllori” sarebbe liberamente concesso di circolare armati sui mezzi pubblici e pronti all’intervento. 
 
“Con questo progetto di legge – ha spiegato Fabio Rolfi, consigliere regionale e primo firmatario – diamo la possibilità alle guardie giurate di controllare non solo i titoli di viaggio ma anche i documenti di identità dei passeggeri. Avremo persone armate a bordo mezzo che potranno verificare biglietti e generalità e credo che questo potrà rappresentare un valido deterrente per tutti i malintenzionati”. 

Ma non solo. Perché l’ampio progetto di sicurezza della Lega Nord non prevede soltanto armi e guardie giurate, ma anche qualche innovazione tecnologica. “La normativa prevede – ha proseguito Rolfi – l’obbligo per le società di trasporto regionale e locale di installare sistemi di videosorveglianza, allo scopo di prevenire atti delittuosi, episodi di criminalità e attività illecite. L’obbligo di installazione della videosorveglianza è riservato ai mezzi pubblici di linea immatricolati a partire dal 2010”. 

“Dovranno infine - ha chiarito Rolfi - essere istituiti corsi di formazione per il personale che svolge attività di controllo al fine di essere messo nelle condizioni migliori per affrontare le situazioni di emergenza”. 

E a spiegare il perché di queste richieste, e di queste idee che hanno già indispettito le opposizioni, è stato lo stesso consigliere. “Si tratta di una legge concreta – ha evidenziato Rolfi – che si rende necessaria a seguito dei numerosi episodi di ingiustificata violenza, in particolare da parte di extracomunitari, ai danni di utenti, controllori e autisti dei mezzi pubblici”.

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