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Cronaca Paderno Dugnano

Habtamu ritrovato a Napoli: voleva tornare in Etiopia, sta bene

Il 13enne di una famiglia di Paderno Dugnano era scomparso lo scorso 4 gennaio. E' stato visto nella stazione di Napoli: "Volevo tornare a casa, a riscoprire le mie radici", avrebbe detto

E' stato trovato Habtamu Scacchi, il giovane 13enne di origine etiope scomparso dallo scorso 4 gennaio. Il giovane è stato avvistato in stazione a Napoli: un agente della polfer la mattina del 9 gennaio, dopo aver visto la sua foto, ha notato un ragazzino che gli assomigliava. Chiamato per nome, si sarebbe girato.

Si conclude così, per fortuna a lieto fine, la vicenda di un ragazzo di tredici anni, di origine etiope, adottato cinque anni fa da una famiglia di Paderno Dugnano insieme al fratello minore. Nulla sembrava presagire la fuga. Il tredicenne, in vacanza insieme alla famiglia a Pettenasco nel Novarese, non aveva fatto sapere nulla di sé dall’ultima chiamata effettuata nel pomeriggio di mercoledì verso il padre. Secondo l'ipotesi più accreditata, voleva tornare in Etiopia, per riscoprire "le proprie origini". 

Appena si era notata la scomparsa le indagini erano state avviate da parte dei carabinieri di Arona e Orta. Le forze dell’ordine avevan poi scoperto che lunedì il giovane aveva comprato un biglietto ferroviario alla stazione del paese. Dal presagire il peggio, si era passati quindi ad un’ipotesi di fuga volontaria. Da quell’ultimo contatto, le indagini si erano concentrate sul Novarese, anche attraverso delle perlustrazioni in elicottero. Ma sabato 7 gennaio, i carabinieri avevano cambiato totalmente luoghi.

Infatti era stata rintracciata una telefonata effettuata con il cellulare di Habtamu Scacchi all’altezza dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Una chiamata durata pochi istanti, infatti il cellulare dopo pochi minuti era stato di nuovo spento. Tanto però era bastato ai genitori del giovane per alimentare la speranza del ritrovamento del ragazzo. I carabinieri, alla luce di questo evento, avevano ipotizzato una nuova pista. Infatti gli inquirenti sospettano che il tredicenne volesse ricongiungersi con i fratelli maggiori rimasti in Etiopia. 

Questa ipotesi era supportata anche da un tema fatto a scuola da Habtamu, dove affermava il forte desiderio di scoprire le sue origini e di rincontrare il resto della sua famiglia. I carabinieri speravano di ritrovare il tredicenne prima che si imbarcasse clandestinamente su qualche nave. Per fortuna, il lieto fine. 

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