Tassisti milanesi bloccati in Germania: avevano portato clandestini

Due tassisti milanesi sono stati bloccati dalla polizia tedesca nella stessa città e per lo stesso motivo: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Due casi quasi identici a poche settimane l'uno dall'altro. Il primo qualche settimana fa, il secondo venerdì scorso. Lo riporta il "Corriere".

La città è Rosenheim, in Baviera: pochi chilometri a sud di Monaco ma soprattutto subito dopo il confine con l'Austria. Ma che cos'era successo? Entrambi hanno accettato di portare in taxi in Germania un gruppo di immigrati ed entrambi sono stati bloccati dopo il controllo. Al primo tassista in realtà è andata bene: ha dimostrato di avere preso la chiamata via radio e quindi di non potere sapere in anticipo chi stava per portare. Non così per il secondo tassista, la cui situazione è quindi più delicata.

Rischia infatti, in un processo, la condanna per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e anche di dover farsi carico delle spese di rimpatrio degli immigrati irregolari. Le autorità tedesche avrebbero aumentato i controlli, forse proprio in seguito all'arrivo dei profughi siriani sulle coste siciliane e all'aumento degli sbarchi a Lampedusa. Soprattutto i siriani, com'è noto, "puntano" a Paesi del nord Europa, che hanno già dato disponibilità ad accogliere i profughi. E siriane dovrebbero essere le persone trasportate dai due tassisti milanesi, anche se la nazionalità non è stata resa ufficialmente nota.

E le associazioni di tassisti? Cercano di correre ai ripari. La Tam, per esempio, ha diffuso una nota ai suoi associati per ricordare loro che corse "anomale" non vanno accettate per i rischi a cui sono esposte, e che in questo caso non si incorre in una sanzione disciplinare. Poiché il tassista non può pretendere di vedere il documento del trasportato (e, anche se lo vedesse, potrebbe non accorgersi di un falso), meglio quindi non rischiare.