Per i teatri e i cinema l'Imu è stata una vera "mazzata". Una stangata, si potrebbe dire parafrasando proprio una celebre pellicola. A conti fatti, si parla anche di cifre quasi triplicate, a seconda dei casi. Il cinema Arcobaleno per esempio subisce un aumento del 198% rispetto all'Ici 2011: da meno di 10mila euro a 27mila. E sono molte le sale per le quali l'aumento si aggira intorno al 150%. La stessa cosa vale per i teatri. Senza contare che per il 2013 sarebbe prevista una rivalutazione (all'insù, ovviamente).

L'aliquota Imu è dell'1,06%: la richiesta delle associazioni (Agis e Anec) è quella di ridurla allo 0,76%, sulla scorta di quanto già fatto in altre città, come a Roma o a Bologna. Gli operatori vogliono che le sale teatrali e cinematografiche siano considerate in tutto e per tutto attività culturali, meritevoli quindi di uno sconto sulla tassa. E per farlo hanno cercato di convincere i consiglieri comunali in una seduta di commissione bilancio e cultura. Non è la prima volta che cercano un contatto con l'amministrazione: ci avevano già provato nel 2012 con una lettera all'assessore Tabacci ma senza successo.

Cinema e teatri lamentano anche il metodo d'applicazione della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani: è calcolata sui metri quadri, così accade che una sala si trovi costretta a pagare molto più di un bar, nonostante produca molti meno rifiuti. Così anche la Cosap (suolo pubblico), aumentata nel 2012 e gravosa soprattutto per i teatri (che devono effettuare frequenti cambi di scenografia).

La risposta dei consiglieri è stata positiva: da Matteo Forte e Carlo Masseroli (Pdl) a Luca Gibillini (Sel) e Paola Bocci (Pd), tutti si dichiarano pronti a una richiesta alla giunta affinché applichi uno sconto sull'Imu ai cinema e ai teatri. Carmela Rozza (Pd) è però cauta: "Dipende da com'è messo il bilancio 2013".