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Cronaca

Imu, aliquota base per la prima casa. Tabacci in cerca di soldi

L'assessore sta spingendo su spending review e privatizzazione della Sea. L'Imu prima casa dovrebbe restare allo 0,4% deciso dal governo, ritocchi in su per Imu seconda casa e Tarsu. In vista la tassa di soggiorno

La giunta sta decidendo in queste ore quali strumenti mettere in atto per recuperare circa 580 milioni di euro, la cifra che Tabacci ha indicato come obiettivo del bilancio 2012. Uno strumento nuovo di zecca è quello predisposto dal governo Monti sulla casa, l'Imu. L'orientamento di Pisapia e degli assessori è oggi quello di non approfittare della possibilità di aumentare l'aliquota per la prima casa: resterà allo 0,4%. Invece dovrebbe essere ritoccata fino al tetto massimo dell'1,06% quella sulle seconde case. A meno che il proprietario non decida di locare il suo appartamento a canone concordato. Con l'Imu dovrebbero arrivare circa 220 milioni di euro nelle casse comunali.

Altro capitolo è quello della tassa sui rifiuti (da adeguare, con introiti sui 45 milioni) e della tassa di soggiorno per i turisti (da inventare ex novo). Nessuna novità invece per l'addizionale Irpef introdotta nel 2011 dopo una lunga battaglia in consiglio comunale, e che dovrebbe fruttare circa 35 milioni.

Molti risultati Tabacci se li attende poi dalla "spending review", un'operazione certosina di analisi dei costi e dei capitoli di spesa per sfoltire lo sfoltibile. Secondo gli obiettivi di Pisapia, con la "spending review" si potrebbero risparmiare almeno 75 milioni di euro, di cui 40 dagli assessorati e 35 dalle società partecipate. Ovviamente gli assessori non sono propriamente felici dell'operazione. Ma non possono alzare troppo la voce di fronte all'oggettiva necessità di tagliare ciò che si può tagliare.

L'ultimo capitolo è quello della Sea. Dopo la vendita di quasi il 30% del pacchetto azionario, torna d'attualità la privatizzazione della società. Ai tempi del bando di gara si escludeva un'ulteriore dismissione per quello che veniva considerato un autentico "gioiello di famiglia", anche per accontentare sindacati e sinistra radicale. Tuttavia si potrebbe ripensare la cosa, e l'intenzione è di arrivare a una decisione abbastanza in fretta: Pisapia vorrebbe portare ad aprile il bilancio in consiglio per il voto.

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