Inaugurato il "Giardino Franca Rame" nel quartiere Adriano, periferia nord-est di Milano. Presenti, tra gli altri, il marito Dario Fo e il sindaco Giuliano Pisapia. L'intitolazione recita: "Attrice e sostenitrice dei diritti civili 1929-2013". 

«Non potevamo non dedicare un luogo importante di Milano a questa grande donna e grande artista che è stata protagonista della storia italiana, della nostra storia. La sua arte e la sua battaglia per i diritti fanno parte dello stesso percorso, durato tutta la sua vita e condiviso con Dario Fo», ha affermato Pisapia nel suo discorso: «Adesso il nostro dovere è quello di portare il loro teatro a tutti, non solo sui palchi ufficiali».

Franca Rame è morta a Milano, a 84 anni, il 29 maggio 2013. La sua camera ardente, al Piccolo Teatro, è rimasta aperta anche di notte per permettere a tutti quelli che lo desideravano di porgerle un ultimo saluto. Poi i funerali laici, sempre al Piccolo Teatro, partendo dalla sede di via Rovello per arrivare allo Strehler. «E' stata una straordinaria milanese, innamorata della città, del teatro, della giustizia e della vita. Una grande interprete di Milano con la sua voglia di libertà e il desiderio di pari diritti per tutti», ha spiegato il sindaco Pisapia durante l'intitolazione del giardino.

L'intitolazione aveva generato polemiche, da parte di Lega Nord e Forza Italia, che avrebbero preferito "Sandra e Raimondo" in onore a Vianello e alla Mondaini e avevano contestato la simpatia dell'attrice per l'estrema sinistra e l'attività di "Soccorso Rosso Militante". «E' vero, è una bandiera della sinistra, ma innanzitutto una bandiera per tutte le donne, soprattutto quelle che fanno politica con passione», aveva replicato Federico Chendi (Sel) alle polemiche della consigliera di zona 2 di Forza Italia Silvia Sardone.

E anche durante l'inaugurazione c'è stata qualche contestazione ad opera soprattutto di militanti della Lega Nord, con strascichi polemici anche da parte di Fdi e Fi: «Siamo ai saldi di fine stagione, inaugurano un parco che non è neanche finito», ha dichiarato Riccardo De Corato (Fdi).