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Cronaca

Fiamme al Beccaria: quattro guardie carcerarie intossicate

Gli agenti sono stati accompagnati al pronto soccorso

Quattro agenti della polizia penitenziaria intossicati. È il bilancio di un principio d'incendio divampato nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano nella notte tra domenica e lunedì 24 luglio. La notizia è stata diffusa con una nota dal Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria.

"Tutti i detenuti di una sezione hanno lanciato dallo spioncino delle bottiglie di plastica infuocate  verso il corridoio, provocando così una nube tossica", ha ricostruito il sindacato. Gli agenti in servizio hanno spento l'incendio prima con gli estintori, poi una volta esauriti — dopo pochi getti, precisa il Sappe — hanno proseguito le operazioni con l'acqua. E proprio quattro agenti sono rimasti intossicati dalla nube tossica. Risultato? "A proseguire il turno notturno sono stati altri agenti che nella giornata corrente (lunedì, ndr) avrebbero dovuto lavorare nel pomeriggio o nella mattina. È palese che l'intera giornata di oggi stata messa in ginocchio, visto che l'assenza di agenti non garantisce la sicurezza che ogni carcere che si rispetti deve mantenere", continua il comunicato delle parti sociali.

Secondo il Sappe l'atto incendiario "potrebbe essere una risposta alla continua scoperta di sostanze (stupefacenti, ndr) e cellulari che la polizia penitenziaria non si lascia sfuggire, solo ieri sera avevano provato ad introdurre con un lancio circa 10 grammi di sostanza, ma l'occhio vigile di una collega addetta al controllo delle telecamere non si è fatto sfuggire il 'volo'".

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