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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Bovisasca / Via Dante Chiasserini

Maxi rogo di rifiuti di via Chiasserini: 2 milioni di euro di danni e condanne fino a 6 anni

Il rogo aveva incenerito 13mila tonnellate di rifiuti illegali

Otto condanne. Si è concluso in questo modo il processo per il maxi rogo di via Chiasserini a Milano, incendio che nell'ottobre del 2018 aveva incenerito 13mila tonnellate di rifiuti illegali, quasi tutta plastica. 

Le condanne sono state inflitte dai giudici della ottava sezione penale di Milano nella mattinata di giovedì 10 ottobre. In particolare l'imprenditore Aldo Bosina, 55 anni, considerato dagli inquirenti l'amministratore di fatto della Ipb Italia, la società a cui era stato affittato il deposito distrutto dalle fiamme, è stato condannato alla pena più elevata (6 anni e 6 mesi) per traffico illecito di rifiuti e gestione non autorizzata di quattro discariche tra cui quella di Milano. Condannati anche gli altri imputati che hanno scelto il rito ordinario: Pietro Ventrone (4 anni e 6 mesi), Giovanni Girotto (3 anni e 10 mesi) e Patrizia Geronimi (2 anni, pena sospesa).

Condannati anche i quattro imputati a processo per traffico illecito di rifiuti e gestione non autorizzata di discariche. Il verdetto del gup di Milano Teresa De Pascale è arrivato a un'ora di distanza dalla sentenza con rito ordinario scelta dagli altri quattro imputati. La pena più elevata, in abbreviato, è stata inflitta all'intermediario Diego Giro (4 anni e 8 mesi), tra i condannati anche Mauro Zonca legale rappresentante di una delle società (3 anni e 4 mesi). Decise anche le provvisionali 100mila euro per la Città Metropolitana e 70mila euro per il Comune.  

Il giudice ha accettato quattro patteggiamenti - accordo più elevato a due anni - respinta invece la richiesta avanzata dall'indagato Massimo Sanfilippo, amministratore di una società intermediaria, che andrà a processo il prossimo 11 dicembre davanti ai giudici della settima sezione penale. 

Le indagini proseguono

Sono ancora in corso, invece, le indagini per individuare gli autori materiali dell'incendio.

Video | Lo spaventoso rogo in via Chiasserini

L'incendio di via Chiasserini

Le indagini della polizia e del Noe erano partite proprio la notte del 14 ottobre, quando la discarica di via Chiasserini era andata a fuoco. Per domare le fiamme era stato necessario l'intervento di 172 equipaggi dei pompieri, che avevano lavorato quasi per quindici giorni, anche per scongiurare il rischio diossina

Da quel rogo, senza ombra di dubbio doloso, gli investigatori hanno iniziato il loro lavoro e sono arrivati alla Ipb Italia Srl, che aveva preso il capannone in gestione dalla Ipb, assolutamente estranea a ogni vicenda. 

Nelle fiamme quella notte erano andate in fumo 13mila tonnellate di rifiuti illegali — quasi tutta plastica —, che lì in realtà non dovevano esserci. Quell'immondizia, che era nascosta da tre container sistemati in verticale, avrebbe creato una montagna di rifiuti alta cinque metri se distribuita su un intero campo di calcio. 

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