Attentato a Corsico, bruciato il bar Erica in via Curiel: fiamme ed esplosioni nella notte. Foto
L'allarme è scattato verso le 23.30 di venerdì. I carabinieri hanno trovato benzina sul retro
La benzina cosparsa sul retro. L'innesco e poi le fiamme, accompagnate dai boati. Attentato incendiario venerdì sera a Corsico, dove è stato dato alle fiamme il bar Erica, il locale che si trova in via Curiel ed è gestito da un cittadino cinese di quarantacinque anni, incensurato.
L'allarme è scattato alle 23.30, quando i residenti della zona - il quartiere è popolare e molto affollato - sono stati svegliati da alcune esplosioni e hanno visto il fumo uscire dalle saracinesche del bar, che a quell'ora era già chiuso.
Il rogo, che ha causato pesanti danni nel locale, è stato spento dai vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo per domare le fiamme. Pochi i dubbi sull'origine dell'incendio: i carabinieri della compagnia di Corsico, guidati dal capitano Pasquale Puca, hanno infatti trovato sul retro una tanica con benzina all'interno.
Nell'area non ci sono telecamere di video sorveglianza, ma il lavoro degli investigatori è già partito.
Pregiudicato e l'omicidio al bar
Quella del bar Erica di Corsico, tra l'altro, è una storia complicata. A gennaio del 2018 il locale era stato chiuso perché - aveva spiegato all'epoca la Questura - era frequentato da numerosi personaggi con precedenti penali. A giugno altri problemi.
Il bar era infatti diventato teatro di un omicidio: il 16 giugno sera - proprio fuori dal locale, dopo una prima discussione all'interno -, il 47enne Fabrizio Butà aveva scaricato undici colpi di pistola contro Assane Diallo, senegalese di 54 anni, morto sul colpo.
Alla base della follia, come raccontato dallo stesso assassino, c'erano stati una mancanza di rispetto della vittima nei confronti della compagna del killer e il successivo rifiuto di chiedere scusa. Pochi giorni quel bagno di sangue, "l'Erica" era stato chiuso ancora.