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Incendi Porta Romana / Via Giorgio Vasari

Esplodono bombole su un furgone: auto, moto e un palazzo a fuoco in centro a Milano. Due feriti

È successo all'angolo tra via Pier Lombardo e via Vasari intorno alle 12 di giovedì 11 maggio

Il tonfo, le prime lingue di fuoco. Poi il disastro. Un grosso incendio è divampato all'angolo tra via Pier Lombardo e via Vasari a Milano, in zona Porta Romana, nella tarda mattinata di giovedì 11 maggio. Il rogo è stato causato da un furgone carico di ossigeno che stava attraversando il quartiere. Le fiamme hanno interessato un palazzo, la facciata di una scuola e hanno distrutto auto e scooter parcheggiati lungo la strada.

Il video dell'esplosione in diretta

Tutto è accaduto qualche minuto prima delle 12. Sono intervenuti sul posto sette mezzi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Milano, che sono riusciti a domare le fiamme che avevano trasformato la via del centro in un inferno.

Le fiamme dal furgone, poi l'inferno

Secondo i primi accertamenti, sembra che l'incendio abbia avuto origine nel vano motore del furgone. Il conducente - stando a quanto finora ricostruito dai carabinieri - avrebbe sentito un tonfo e si sarebbe fermato per controllare che le bombole caricate nel posteriore fossero ancora in piedi. Tornando nella cabina di guida, avrebbe visto del fuoco uscire dal vano motore e avrebbe cercato istintivamente di spegnere le fiamme, tanto che ha riportato ustioni alle mani e a una gamba.

Quando ha capito che le fiamme stavano ormai prendendo il sopravvento, si è fortunatamente allontanato. In un attimo il fuoco si è propagato al cassone, causando oltre una decina di esplosioni. Deflagrazioni che hanno propagato l'incendio.

L'incendio, video Paul Santana/MilanoToday

Veicoli bruciati, palazzo inagibile

La conta dei danni è imponente. Il fuoco ha avvolto e distrutto undici macchine e cinque scooter. Non solo, compromessi anche dodici appartamenti del condominio all'angolo e la facciata di una scuola paritaria, l'istituto Suore Mantellate che ospita sia un asilo nido che una scuola media. Carabinieri, polizia locale e agenti della questura hanno evacuato tutte le abitazioni e l'istituto, oltre a parte dell'istituto Auxologico. I circa 300 studenti stanno bene: nessuno di loro è rimasto intossicato. Mentre i vigili del fuoco lavoravano per domare le fiamme - che hanno causato una impressionante colonna di fumo nero nel cielo -, i piccoli sono rimasti in compagnia delle insegnanti in un giardino. 

Due le persone ferite. Il conducente del furgone, un 53enne, è stato trasportato in codice giallo al Niguarda per le ustioni. Una suora della scuola è, invece, rovinata al suolo durante le operazioni di evacuazione ed è stata accompagnata in codice verde al Policlinico. Ferite lievi anche per il custode dell'istituto che è stato raggiunto da alcuni frammenti di vetro in seguito all'esplosione della finestra, ma l'uomo non ha avuto bisogno del ricoverato in ospedale.

Incendio via Pier Lombardo (foto Guarino)

Stando a quanto appreso da MilanoToday il furgone - ridotto in cenere - era di proprietà di una ditta di Novara autorizzata al trasporto di materiale medico, anche se il 53enne stava effettuando una consegna per una ditta di Arluno. La Pm Tiziana Siciliano, che ha parlato di un'esplosione "devastante" ha fatto sapere che aprirà una inchiesta per incidente sul lavoro. Sul luogo dell'incendio era presente anche il sindaco di Milano Beppe Sala. "Daremo una mano per cercare di rimettere tutto a posto e per aiutare i cittadini che sono stati coinvolti in questo incidente. Non so per quanti appartamenti c'è il problema ma senz'altro una soluzione verrà trovata", ha detto il primo cittadino.

"Per fortuna si sono escluse cause dolose e attentati. L’autista, che è ustionato e non è in una situazione di pericolo di vita, ha detto ai vigili del fuoco di aver visto accendersi un incendio dal vano motore che poi ha preso rapidamente le bombole di ossigeno che stava trasportando qua vicino. Ha cercato di limitare i danni ma poi c’è stata l’esplosione. Abbiamo sgomberato un istituto comprensivo che c’è dall’altro lato della strada. La dinamica sembra, nella sua gravità, abbastanza semplice. La situazione sembra sotto controllo", ha riferito ai cronisti poche ore dopo l'emergenza. 

Nel tardo pomeriggio tutti i 12 appartamenti del condominio interessato dal rogo sono stati dichiarati inagibili. I quasi 30 residenti hanno tutti trovato ospitalità da amici e parenti, oltre che in hotel. 

Ecco perché ci sono state le esplosioni

"Di per sé l'ossigeno non sarebbe infiammabile, ma un ambiente ricco di ossigeno è quello ideale per propagare la combustione di qualsiasi combustibile presente - ha precisato un chimico interpellato da MilanoToday -. E più c'è ossigeno più la combustione diviene violenta".

"Una volta raggiunta la temperatura che causa una pressione superiore alle 200 atmosfere, le bombole possono scoppiare e l'ossigeno alimenta molto bene le fiamme - ha puntualizzato l'esperto -. Quando poi inizia a partirne una, le altre scoppiano per simpatia (si dice proprio così, significa propagazione dello scoppio). L'unico modo per impedirlo sarebbe poter raffreddare, ma prima che arrivino i vigili del fuoco, per di più in centro città è pressoché impossibile".

Nessun pericolo per la qualità dell'aria

Arpa ha fatto sapere che non c'è nessun pericolo per la qualità dell'aria. "Nel luogo dell'incendio ci sono pochi valori residui di composti organici volatili, a concentrazioni basse, ma già a 50 metri di distanza non ci sono alterazioni della qualità dell'aria", ha fatto sapere Antonella Masala dell'ufficio stampa di Arpa. 

L'agenzia regionale per la protezione ambientale ha precisato che potrebbe esserci solo qualche valore alterato dato dal monossido di carbonio sprigionato dalla combustione. "Fortunatamente non c'è stata emissione nell'atmosfera di sostanze tossiche, essendo coinvolto un furgone e non un'attività produttiva", ha puntualizzato Cristina Colombi, referente territoriale di Arpa per la qualità dell'aria.

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