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Droga

Il senatore Pd finito (non indagato) nell'inchiesta sullo spaccio di droga: "Estraneo"

Tommaso Cerno compare negli atti

C'è anche il nome del senatore del Partito democratico Tommaso Cerno, eletto nel collegio di Milano centro nel 2018, nell'inchiesta sul traffico internazionale di stupefacenti che, nell'autunno del 2021, ha portato a trentanove arresti a Roma, tra cui la sorella di Ornella Muti. Cerno non è indagato ma il suo nome è finito agli atti dell'indagine, i cui fatti risalgono ai mesi di settembre e ottobre del 2019. Agli atti è scritto che uno dei presunti capi della banda di pusher e la sua complice "cedevano sostanza stupefacente del tipo di cocaina" ad un ragazzo per conto di Cerno.

Il senatore è stato sentito dai carabinieri e ha smentito di avere a che fare con le compravendite di droga. In una nota ha spiegato di avere frequentato in quel periodo "una persona finita sotto inchiesta" e di essere dunque "completamente estraneo" alla vicenda: "A quel tempo aveva una relazione con una persona che ha avuto problemi con la giustizia e che ha frequentato casa mia - ha aggiunto Cerno contattato dall'Adnkronos - ma non ho mai avuto rapporti con i pusher arrestati. Evidentemente non era la persona giusta ma io non ho compiuto alcun reato e non c'entro nulla con questa inchiesta".

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