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Cronaca

Montecity, sigilli all'area ex Montedison: acque avvelenate

Continua l'inchiesta sulle presunte irregolarità di bonifica nell'area Montecity - Santa Giulia. La Guardia di Finanza ha sequestrato la zona ex Montedison per presunto avvelenamento delle acque e gestione dei rifiuti non autorizzata

Sigilli, questa mattina, nell'area ex Montedison Radaelli. Il sequestro, per presunto inquinamento della falda acquifera sotto Santa Giulia e per gestione non autorizzata dei rifiuti, è stato disposto nell'ambito dell'inchiesta milanese sulle presunte irregolarità per la bonifica dell'area di Montecity Santa Giulia. Sempre nella stessa inchiesta, coordinata dai pm Laura Pedio e Gaetano Ruta, sono stati indagati (e anche arrestati) l'imprenditore nel campo dei rifiuti Giuseppe Grossi, alcuni suoi collaboratori e Rosanna Gariboldi, moglie del deputato del Pdl Giancarlo Abelli (che ha patteggiato come Grossi).


Le indagini, che sono state svolte anche con il contributo del Corpo Forestale dello Stato, dell'Arpa e della polizia locale di Milano, in base a diverse relazioni depositate in Procura, hanno evidenziato l'inquinamento della falda acquifera sottostante l'area Santa Giulia, con superamenti dei limiti di legge di alcune sostanze pericolose per l'ambiente e la salute, tra cui alcune cancerogene. Dagli accertamenti è emerso inoltre che su alcuni terreni dell'area sarebbero stati eseguiti scavi non autorizzati, nei quali sarebbero state 'riportate', senza alcun titolo, scorie di acciaieria che andavano trattate invece come rifiuti.


L'area Santa Giulia ha un'estensione di circa un milione di metri quadrati, un valore di mercato stimato di circa un miliardo di euro e occupa gli spazi su cui sorgevano gli stabilimenti chimici della Montedison e dell'acciaieria Redaelli.

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