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Giovedì, 25 Aprile 2024
Preoccupazione

Ancora un incidente sul lavoro: morto il 49enne Alberto Pedrazzi

Nei giorni scorsi alcuni sindacati avevano parlato dell'opzione di introdurre l'omicidio sul lavoro

Ancora un morto sul lavoro in Lombardia. Il tragico incidente, poco dopo le 14 di venerdì, in un'azienda metalmeccanica di Soresina, in provincia di Cremona: alla 'Pedrazzi Giacomo', impresa che si occupa di lavorazione di precisione, il 49enne Alberto Pedrazzi, co-titolare dell'azienda, è morto schiacciato mentre tentava di sbloccare un macchinario che si era improvvisamente inceppato. Cause e dinamica dell'incidente sono al vaglio dei carabinieri e degli ispettori di Ats Val Padana.

Una morte che si aggiunge a quella dei due operai egiziani morti nel comasco, Abdelaziz Salah e Said Samir, di 24 e 29 anni. Erano stati trovati senza vita nel cantiere di Moltrasio, dove da circa un mese rimanevano a dormire. Ad ucciderli, con molta probabilità, le esalazioni di monossido di carbonio visto che i due avevano acceso un fuoco per riscaldarsi.

Un incidente che ha lasciato senza parole anche i sindacalisti che ora chiedono una risposta al governo. Introdurre subito, da parte del nuovo esecutivo, il reato di omicidio sul lavoro e chiudere temporaneamente le imprese, senza conseguenze retributive per i lavoratori, laddove le violazione normative mettano a rischio la vita di dipendenti e collaboratori: lo chiede il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli, che denuncia "l'assenza dei temi sul lavoro reali e sulla sicurezza nella campagna elettorale".

"La morte dei due lavoratori egiziani per intossicazione è davvero allucinante. Le condizione di vita a cui sono costretti migliaia di lavoratori è insopportabile. Parlare di cordoglio da parte delle istituzioni - rimarca il sindacalista - è ormai ipocrita. Nei fatti non si fa nulla per fermare questa strage". Proprio domenica scorsa la Cub aveva annunciato l'indizione per dicembre di uno sciopero generale insieme al mondo del sindacalismo di base sugli "omicidi sul lavoro" dopo il raggiungimento di "1.080 morti da gennaio scorso" diventati oggi 1083, cioè "oltre 120 deceduti al mese con una proiezione sull'anno che porta a superare i 1.404 deceduti del 2021".

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