Paraplegico dopo incidente sul lavoro: il responsabile del cantiere salvo per prescrizione

Si è salvato grazie alla prescrizione un capo cantiere a processo perché, nel 2010, un operaio suo sottoposto fu travolto da una piastra metallica di 250 chili e perse l'uso delle gambe. Un drammatico incidente sul lavoro che ha prodotto anche strascichi giudiziari. Il direttore del cantiere per conto della società affidataria dei lavori è finito sotto processo con l'accusa di non avere vigilato abbastanza sull'applicazione delle norme di sicurezza.

Condannato per lesioni colpose gravissime in primo grado e in Appello, ma a gennaio 2019 la Cassazione ha dovuto prendere atto che, il 2 luglio 2018, è nel frattempo scattata la prescrizione. Il cantiere in questione serviva a realizzare un parcheggio interrato all'angolo tra via Ravizza e via Correggio. Era il mese di novembre del 2010. L'area era stata affidata dal Comune di Milano all'impresa affidataria, che aveva a sua volta appaltato i lavori ad un'altra impresa, di cui era dipendente l'uomo finito poi sotto processo.

La vittima, un ragazzo di 27 anni di origine kosovara, lavorava invece per un'ulteriore società che eseguiva alcuni lavori nel cantiere. Quel giorno non poté far nulla contro quella lastra da due quintali e mezzo che gli è piombata addosso, da un'altezza di quasi 3 metri, provocandogli un grave trauma cranico e fratture molto gravi a vertebre e teca cranica, facendolo diventare paraplegico.