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Claudia Turconi, morta insieme all'amica Laura in un incidente al casello dell'A4

La donna, un'operatrice sanitaria, viaggiava insieme a Laura Amato, quando sono state travolte da un'auto impazzita

Si chiamava Claudia Turconi e aveva 60 anni. È una delle due donne morte nell'incidente stradale nella notte tra venerdì e sabato, alla barriera di Milano Ghisolfa sulla A4, in direzione Torino. La 60enne viaggiava insieme a Laura Amato, 54 anni, tornava da una festa organizzata per celebrare il compleanno dell'amica, morta con lei

Chi era Claudia Turconi?

Claudia Turconi era un'operatrice sanitaria, lavorava alla Fondazione Colleoni di Castano Primo (Milano). Viveva a Rescaldina (Milano). Lascia quattro figli. Sui social viene ricordata da una delle figlie con un intenso messaggio. "Eri una mamma, un papà, un’amica, una sorella, una zia. Eri il nostro mondo. Il tuo carattere diretto e sincero con tutti, le parole di conforto che avevi per noi ogni volta che avevamo un problema. La mia mamma creativa e piena di colori, che mi ha trasmesso la sua passione. Hai sempre avuto parole buone per tutti e ora noi non ne abbiamo per esprimere il nostro dolore".

Il grave incidente al casello sull'A4

Il dramma si è consumato alle 2.30. Stando alle prime informazioni finora apprese, la Lancia Y su cui viaggiavano le due vittime è stata tamponata violentemente da un secondo veicolo, una Lancia Musa, guidato da un uomo di 39 anni, un italo marocchino che secondo le prime testimonianze sembra andasse a fortissima velocità. 

Incidente in A4, morte due donne

Nonostante l'immediato intervento degli equipaggi di due ambulanze e due auto mediche, per le donne non c'è stato nulla da fare: sono morte praticamente sul colpo. Il 39enne, anche lui ferito in maniera seria, è stato trasportato in codice giallo al pronto soccorso del San Carlo: le sue condizioni sono delicate ma non è in pericolo di vita. Sul posto anche i vigili del fuoco - che hanno dovuto aprire le portiere della macchina su cui si trovavano le vittime - e gli agenti della polstrada della sottosezione di Novara est.

A loro spetterà il compito di ricostruire con precisione la dinamica dell'incidente. Sembra che le due donne fossero ferme al casello per pagare. Da dietro sarebbe però piombata la seconda auto a tutta velocità. L'autorità giudiziaria ha già disposto tutti gli accertamenti del caso sul 39enne, anche per verificare se fosse al volante sotto effetto di droga o alcol. Sul sedile della Musa c'era un braccialetto di una struttura psichiatrica. Si stanno facendo accertamenti in merito.

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