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Incidenti stradali Barona / Viale Famagosta

Donna incinta e figlio uccisi in viale Famagosta: giovedì l'autopsia

Si terrà giovedì l'autopsia: importante capire se il piccolo di quattro anni poteva essere salvato senza il ritardo nei soccorsi. Parlano anche gli avvocati

Si terrà giovedì l'autopsia sul corpo della donna incinta travolta e uccisa in viale Famagosta, Magda Niazy Sehsah Nashed, e sul figlio Roumando di quattro anni anch'egli travolto e soccorso con almeno un'ora di ritardo. L'autopsia cercherà tra l'altro di chiarire se il piccolo si sarebbe potuto salvare se fosse stato trovato e soccorso subito, e se eventualmente ci sono responsabilità sul ritardo con cui è stato trovato. Responsabilità comunque non riferibili al personale di soccorso, che non è tenuto a cercare le vittime degli incidenti. Peraltro il corpo del bambino è stato sbalzato di ben quasi cinquanta metri.

Sulla dinamica dell'incidente, si è soltanto saputo che R.L., il giovane alla guida della Xsara Picasso, non era né drogato né ubriaco. Come atto dovuto è stato indagato per omicidio colposo, ma non si è ancora saputo se in seguito ai rilievi della polizia locale la sua auto viaggiasse entro i 50 km/h di velocità.

Il legale dello studente alla guida dell'auto, intanto, rende noto che potrebbero esserci responsabilità anche del "custode della strada", per le "protezioni non conformi nel punto dell'impatto": ovvero i guard rail centrali, che "non impedivano a pedoni imprudenti di attraversare la strada". E si chiede anche se la mamma non sia stata "negligente" scegliendo di "attraversare la strada al buio e sotto la pioggia", ricordando comunque che il punto centrale dell'indagine sarà "la velocità e la prevedibilità dell'evento".

Anche gli avvocati accanto al padre-marito rimasto solo, intanto, starebbero decidendo se chiedere un risarcimento al comune.

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