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Luca La Civita / Roserio / Autostrada Serenissima

Luca, morto in un incidente dopo aver donato soldi all'associazione vittime della strada

Il tragico destino di Luca La Civita, il 38enne morto martedì in un incidente sulla A4

Lo schianto non gli ha lasciato nessuno scampo. Uno schianto tragico, atroce, che "suona" come un beffardo scherzo del destino. Sì, perché Luca Civita - il 38enne morto martedì in un incidente avvenuto sulla A4, tra l'uscita di Fiera Milano e lo svincolo con viale Certosa - a modo suo cercava di combattere le tragedie sull'asfalto. Pochi giorni prima del dramma, come ha raccontato un suo familiare, lui e il fratello si erano iscritti all'associazione per le vittime della strada, donando un contributo senza che fosse richiesto. 

Originario di Sulmona, figlio di Evando, fratello dell’ex sindaco di Sulmona e assessore regionale Franco, il 38enne si era trasferito da anni a Bergamo, dove gestiva un'azienda di servizi cimiteriali. Il pomeriggio dello schianto era alla guida del suo furgone per tornare a casa, quando per cause ancora in corso di accertamento ha tamponato un camion cisterna. 

La mamma di Luca, invece, è originaria di Positano - nel Salernitano - ed è strettamente legata alla famiglia dell'imprenditore alberghiero di Praiano, Salvatore Gagliano, zio del 38enne, che amava tornare spesso proprio in Costiera Amalfitana per trascorrere le vacanze circondato dall'affetto dei familiari. È stato lo stesso Gagliano, con un post su Facebook, a raccontare della sinistra coincidenza. 

"Caro Luca, la notizia del tuo tragico decesso ha distrutto noi tutti e ci ha lasciati increduli. E pensare che solo pochi giorni fa, con la società tua e dell’inseparabile fratello Fabio, avete aderito alla nostra associazione per le vittime dellla strada donando un congruo contributo senza che fosse da noi richiesto e solo perché avete creduto nel progetto. Non solo voi, ma avete coinvolto anche un altro imprenditore del Nordo facendo donare anche a lui un congruo contributo. Questa una foto chiara della vostra bontà e del vostro legame alla nostra famiglia ed alla vostra terra, che avete lasciato solo perchè gli impegni di lavoro vi hanno portato a Bergamo - il ricordo dello zio -. Ma il cuore è rimasto sempre qui in Costiera, a Positano. Che tristezza caro Luca. Siamo vicini ad Evandro, a Detta, a Fabio, a Federica e agli splendidi nipotini, nella certezza che nostro Signore darà la forza a tutti boi di continuare a onorare al meglio il caro Luca, sempre presente nella nostra vita. Ciao Luca, riposa in pace".

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