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Giovedì, 28 Marzo 2024
Incidenti stradali Vialba / Via Arsia

Muore investito da rom, scoppia il putiferio politico. Il cordoglio di Pisapia

Salvini invita Vendola ad abbracciare "i rom assassini". Farina (Sel): "Non ci abbassiamo al suo livello". Il cordoglio di Pisapia e di don Colmegna

La morte di un giovane 28enne nella mattinata di giovedì 9 giugno a causa dello scontro con un'auto in fuga dalla polizia, ha destato profondo cordoglio a Milano. 

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha espresso vicinanza alla famiglia del giovane. "Voglio esprimere alla famiglia - ha detto - le mie condoglianze per la vita di Pietro, spezzata a soli 28 anni, questa notte a Quarto Oggiaro. E voglio anche condannare fermamente l'atto illegale che ha portato a questa morte assurda".

Più dura è stata la reazione di Matteo Salvini, eurodeputato leghista che, dopo l'incidente, ha invitato il leader di Sel Nichi Vendola "ad abbracciare i rom assassini". Vendola, infatti, dopo la vittoria di Giuliano Pisapia alle recenti Comunali, aveva invitato i milanesi "ad abbracciare i fratelli rom e musulmani".

Le affermazioni di Salvini hanno scatenato polemiche. "Salvini non si ferma davanti a niente, neanche di fronte ad una vicenda drammatica come quella accaduta all'alba di oggi a Milano - è scritto in un comunicato di Sel -. Non ci abbasseremo di certo al suo macabro livello". E il coordinatore milanese di Sel Daniele Farina rincara la dose: "Mi permetto di ricordare - ha attaccato Farina - che qualunque cosa riferisca a questi temi nella città di Milano è ancora totalmente il frutto delle politiche del centrodestra. Un disastro cui stiamo già lavorando". "Ci sembrava che l'ultima fase della campagna elettorale a Salvini avesse fatto un qualche positivo effetto - ha concluso Farina - ma evidentemente aggirarsi tra le macerie di Zingaropoli e Islamopoli non fa bene".

«Basta con il clima da campagna elettorale, sono finite le elezioni bisogna discutere dei problemi seri e affrontarli nella complessità, poi, davanti ad episodi di dramma e morte bisogna stare dalla parte delle vittime e solidarizzare con loro, ci mancherebbe anche che giochiamo anche in politica con questi avvenimenti». Sul fatto è intervenuto anche don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità, a margine del conferimento della laurea magistrale honoris causa in scienze pedagogiche all'università di Milano Bicocca.

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