12enne ucciso dal tram, conducente a processo per omicidio colposo

Dovrà affrontare un processo con l'accusa di omicidio colposo il conducente del tram che, il 5 novembre del 2011, investì ed uccise un ragazzino di 12 anni, Giacomo Scalmani, mentre stava rincasando in bici lungo via Solari, a Milano.

Lo ha deciso il gup del capoluogo lombardo, Cristina Di Censo, che ha rinviato a giudizio anche altri imputati, tra cui il direttore dei lavori e due responsabili della ditta appaltante in relazione al cantiere aperto sulla strada e che fu uno degli elementi della 'complicata' dinamica che portò all'investimento.

Lo scorso 22 gennaio, davanti al gup avevano patteggiato un anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) il conducente della macchina parcheggiata lungo la via e la ragazza che era a bordo e che aprì la portiera dell'auto, proprio mentre stava passando il ragazzino in bici.

Giovedì, invece, il giudice ha assolto una dirigente del Comune (ente appaltante del cantiere e che non ha responsabilità) che era anche lei accusata di omicidio colposo e che nel processo, con rito abbreviato, era difesa dall'avvocato Federico Sinicato.

Il processo - scaturito dall'inchiesta del pm di Milano Cristiana Roveda - a carico del conducente del tram della linea 14 e dei responsabili del cantiere inizierà il prossimo 20 maggio davanti alla quinta sezione penale di Milano. Per la funzionaria del Comune il pm aveva chiesto una condanna a 10 mesi, ma è stata assolta.