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Incidenti stradali

Incidente sull'A1, Madeline morì prima di essere sbalzata fuori dall'auto

La ricostruzione del terribile schianto di febbraio 2020. Il presunto 'pirata' sarà processato per la fuga ma non per avere ucciso la giovane di 21 anni

Non ha colpito Madeline Mora Ramirez con la sua automobile, lungo l'autostrada A1 all'altezza di Ospedaletto Lodigiano, bensì un amico della ragazza che si trovava al bordo della carreggiata. Per questa ragione, la procura di Lodi ha chiesto per lui (trovato anche positivo alla cocaina) il rinvio a giudizio soltanto per lesioni e omissione di soccorso, ma non per omicidio stradale, l'accusa più grave che finora pendeva su di lui.

Incidente sull'A1: morta una ragazza

Il terribile incidente avvenne a metà febbraio del 2020, nella notte. Madeline, 21 anni, era a bordo di una vettura insieme ad alcuni suoi amici: stava tornando a casa dopo una serata in discoteca a Milano. L'auto, condotta da un ragazzo, andò a sbattere contro il guard rail dell'A1 e lei venne sbalzata fuori. Poco dopo transitò la vettura dell'uomo finora ritenuto responsabile di omicidio stradale: la dinamica voleva che quella seconda vettura colpì la giovane causandone il decesso.

L'incidente vicino al treno deragliato

La perizia ha invece stabilito due elementi assolutamente nuovi. Il primo, come s'è detto, è che l'uomo urtò un amico della ragazza ma non lei; il secondo è che lei era già deceduta quando fu sbalzata fuori dall'auto su cui viaggiava. Tanto che di omicidio stradale dovrebbe ora rispondere proprio l'amico di lei. L'incidente avvenne proprio dove era deragliato, qualche giorno prima, un Frecciarossa, tanto che si è a lungo ipotizzato che il ragazzo alla guida dell'auto andata a sbattere contro il guard rail volesse 'vedere da vicino' il treno, di cui in quei giorni s'era molto parlato.

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