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Incidenti stradali Barona / Viale Famagosta

Pirata fugge dopo lo schianto e il suo gemello (diverso) va a costituirsi: denunciati entrambi

Preso il pirata di viale Famagosta, nei guai anche il gemello. Auto a fuoco dopo lo schianto

Lui si sarebbe dileguato subito dopo lo schianto. Mentre le due auto andavano a fuoco, avrebbe lasciato tutti lì e sarebbe tornato a casa sua. Poco dopo, proprio sul luogo dell'incidente, sarebbe invece arrivato suo fratello gemello insieme alla reale proprietaria della macchina con un piano ben preciso in mente. Un piano che, purtroppo per loro, è fallito subito. 

Gli agenti della squadra interventi speciali della polizia locale, diretti dal comandante Marco Ciacci, hanno trovato e denunciato il pirata della strada che giovedì notte è fuggito dopo aver causato un incidente in viale Famagosta. Con lui, un italiano di quarantadue anni, sono finiti nei guai anche il suo gemello e una donna di trenta anni, loro amica. 

Video | Le auto distrutte dopo lo schianto e il rogo

Poco dopo le 4.15, secondo quanto ricostruito dai ghisa, il 42enne - a bordo di un'Alfa Mito - non avrebbe rispettato una precedenza all'incrocio con via Lope de Vega e si sarebbe schiantato contro altre due auto. Due delle macchine - una Golf e proprio la Mito - hanno preso fuoco subito dopo l'incidente e sono state letteralmente distrutte dalle fiamme, mentre i quattro feriti sono finiti in ospedale - due in codice giallo e due in verde - in condizioni fortunatamente non gravi. 

Mentre gli agenti del Radiomobile stavano effettuando i rilievi, in viale Famagosta si è presentato un uomo che ha subito detto di essere stato alla guida dell'Alfa Romeo al momento dello schianto e di essersi allontanato salvo poi ripensarci. Con lui, a confermare la sua tesi, è intervenuta anche una donna, che è poi risultata essere la reale intestataria della Mito. 

Guardando le immagini delle telecamere e ascoltando i testimoni, gli agenti hanno però capito che il presunto pirata stava mentendo anche perché non aveva nessuna ferita e i suoi abiti erano perfettamente puliti e in ordine. Messi sotto torchio, la donna e il complice alla fine hanno confessato che stavano semplicemente cercando di coprire il gemello di lui. 

Il pirata, quello vero, è stato così trovato a casa sua alle otto del mattino ed è stato denunciato per omissione di soccorso. Il gemello - che tra l'altro non gli somiglia neanche troppo - e l'altra complice devono invece rispondere delle accuse di autocalunnia e favoreggiamento. 

“Ancora una volta e in pochissimo tempo - commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo - le capacità degli agenti della polizia locale hanno permesso di rintracciare l’uomo che s’era dato alla fuga, e questo nonostante il tentativo del fratello di addossarsi la responsabilità. Fermarsi e mettersi a disposizione per prestare soccorso è sempre la scelta giusta".

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