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Cronaca

Influenza a: ecco quando, come e perchè vaccinarsi

Abbiamo passato una mattinata nella asl di zona nel tentativo di chiarire tutti i dubbi su quando e come vaccinarsi. Il vaccino contro il virus a è consigliato per le donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza e per le persone affette dalle stesse patologie per le quali è indicata quella normale. Occhio alla composizione

Le informazioni riguardanti l’influenza A H1N1, meglio conosciuta come “influenza suina”, da giorni si accumulano e spesso provocano nel cittadino una gran confusione. Ci siamo dunque vestiti i panni del cittadino confuso, recandoci alla ASL più vicina a casa, con l’intenzione di chiarire ogni dubbio.

Una prima delucidazione potrebbe giungere dai numerosi cartelli informativi appesi nei corridoi, ma il titolo che dovrebbe rispondere alla domanda “Influenza H1N1?” è poco chiaro, perché testualmente recita “Io mi vaccino ora”. Devono intervenire allora numerosi asterischi, per specificare che quell’“Io” non è riferibile a chiunque, come immaginerebbe il passante distratto, bensì ad alcune categorie di persone: le donne al 2° o 3° trimestre di gravidanza e i soggetti a rischio.

Questi ultimi sono suddivisi in “bambini dai 6 mesi ai 6 anni con patologie”, cui vengono dedicati specificatamente i Consultori Pediatrici, e “adulti con patologie”, in cui rientrano tutte le persone tra i 7 e i 65 anni con patologie. Le patologie rilevanti, indicate per la vaccinazione contro l’influenza A, tra cui ad esempio malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, gravi malattie dell’apparato cardiocircolatorio, diabete mellito ed altre malattie metaboliche, corrispondono esattamente alle patologie per cui viene raccomandata e offerta ogni anno gratuitamente, la vaccinazione contro la normale influenza stagionale. Infatti alla ASL ci avvisano che a tutti i soggetti a rischio è stata dapprima somministrata la vaccinazione contro l’influenza stagionale e che dopo un certo periodo di tempo si passa a quella contro l’influenza A.

A tutte le persone sopra i 65 anni è stato invece raccomandato e somministrato, come accade ogni anno, il normale vaccino antinfluenzale.  Infine sono già stati vaccinati contro il virus H1N1 quegli operatori sanitari e alcune categorie di funzionari pubblici, quali le forze dell’ordine, che hanno accettato di sottoporsi al vaccino.

Già, perché per sottoporsi al vaccino, tutti quelli che rientrano nelle categorie, devono prendere visione di un modulo “informativo” e di consenso alla vaccinazione. Si legge in tale modulo che “le manifestazioni dell’influenza pandemica in corso sono simili a quelle della comune influenza ma, talvolta, possono essere particolarmente gravi”. Viene dunque offerta la vaccinazione per le categorie a rischio, tramite il vaccino “Focetria”.

Sempre nel modulo, veniamo avvisati del fatto che oltre alle proteine del virus necessarie alla formazione di anticorpi, è presente nel vaccino un “adiuvante”, “un composto in grado di favorire una risposta più efficace”. Le ultime tre righe ci lasciano perplessi, è scritto infatti che “per evitare contaminazioni e garantire che la qualità del vaccino resti inalterata tra una vaccinazione e l’altra (dato che la confezione del vaccino è multi dose, utile per 10 trattamenti), è stato aggiunto un conservante contenente mercurio, da tempo utilizzato in molte preparazioni farmaceutiche”. Consigliamo a tutte le persone cui è stata raccomandata la vaccinazione di chiedere ogni informazione relativa, in particolare, al mercurio, sostanza altamente tossica.
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