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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Influenza, la Regione ai medici di base: "Fate più visite a domicilio"

Il problema sta nell'intasamento (quasi cronico a dicembre) dei pronto soccorso. Ma quest'anno è peggio del solito: +9% di pazienti negli ospedali

Il picco di influenza anche in Lombardia va fronteggiato cercando di evitare il più possibile le code ai pronto soccorso. Motivo per cui la Regione, tramite le Ats, ha "sensibilizzato" i seimila medici di famiglia invitandoli a incrementare le visite a domicilio. Giulio Gallera, assessore al welfare, spiega che la "vera" soluzione sarà però una vaccinazione contro l'influenza ancor più "di massa". 

L'influenza del 2017-2018 ha prodotto anche gravi effetti: come la morte di una quarantaseienne di Rho, dopo alcuni giorni di febbre e problemi respiratori. Secondo i dati di Ats, dall'inizio di dicembre all'inizio di gennaio i pronto soccorso dell'area metropolitana milanese (che comprende, oltre alla Città Metropolitana, anche Lodi) sono stati "presi d'assalto" da 140 mila persone, in netto aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'ordine dei medici, però, non ci sta e ritiene che i professionisti facciano già quello che la Regione sta loro chiedendo. Lo afferma Roberto Carlo Rossi, presidente dell'ordine milanese, sulla propria pagina Facebook, chiedendo anche che vengano aumentati gli organici negli ospedali e che si faccia educazione sanitaria a scuola per evitare che persone poco informate corrano al pronto soccorso se non c'è effettivo bisogno. Il botta e risposta è acceso: Gallera ha avuto modo di replicare che potrebbero essere proprio i medici di medicina generale («che paghiamo per curare tutti i cittadini») a veicolare il giusto messaggio sul recarsi al pronto soccorso solo in caso di necessità.

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