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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

23 anni, spagnolo, dj: chi è l'aggressore seriale che ha spaventato Milano

Tredici gli episodi accertati: chiedeva informazioni stradali in inglese e poi sferrava un pugno alla vittima. La polizia lo ha arrestato il 27 luglio presso il suo ostello

Evidente la serialità degli episodi, tredici quelli accertati tra polizia e carabinieri, visto che seguivano tutti più o meno lo stesso copione. Evidente anche la potenziale pericolosità: se finora le vittime al massimo avevano dovuto ricorrere a cure mediche per ferite o contusioni di lieve entità, nulla vieta che potesse esserci una "escalation".

Comprensibile quindi il sospiro di sollievo alla notizia che, nella serata del 27 luglio, il 23enne è stato arrestato. La polizia era ormai sulle sue tracce, aveva capito chi era: una pattuglia della PolBike, girando per il centro, si era imbattuto nel giovane (corrispondente alla descrizione diramata a tutte le forze in servizio a Milano) e lo aveva anche identificato, il 26 luglio, dopo la penultima aggressione, ma ovviamente in quel frangente non aveva elementi per arrestarlo. 

Lo spagnolo aveva spiegato agli agenti della PolBike di essere a Milano per turismo e di alloggiare in un ostello nel quartiere di Lambrate. In realtà aveva lasciato quell'alloggio il 20 luglio: un dettaglio che ha insospettito gli investigatori, che ci hanno messo poco per capire dove effettivamente dormisse in questi giorni. Così, la mattina del 27 luglio, si sono recati presso il New Generation Hostel Navigli di via Burigozzo (zona Ticinese) e hanno aspettato che si facesse vivo.

Frattanto il giovane colpiva di nuovo: in corso Lodi, dopo l'una del pomeriggio, ha avvicinato due uomini e ha chiesto loro - in inglese, come sempre - dove si trovasse la fermata Brenta della metropolitana. Ricevuta l'indicazione, ha replicato che i due lo stessero prendendo in giro e ha colpito uno dei due con un pugno. Una volante della polizia, arrivata quasi immediatamente sul posto, ha intravisto l'aggressore mentre fuggiva. L'arresto presso l'ostello, alcune ore più tardi, mentre lo spagnolo tornava per dormire: in flagranza di reato grazie al referto medico dell'ultima vittima (dieci giorni di prognosi). Risponde di lesioni personali aggravate dai motivi abbietti e futili e dalla premeditazione.

Con gli agenti, il 23enne non ha proferito parola. Non ha, quindi, ammesso la sua responsabilità, che comunque appare certa visto che sei vittime lo hanno già identificato e, per le altre, è solo questione di tempo: dato il periodo estivo, nel frattempo sono partite per le vacanze. Che però conosca bene la lingua italiana è stato appurato analizzando il suo smartphone: diversi i contatti di italiani. La polizia li ha sentiti e questi, tra cui vi sono gestori di locali nella zona di corso Como, hanno confermato di conoscerlo come un ragazzo non particolarmente estroverso ma comunque abbastanza socievole, che si era presentato come dj e aveva anche lavorato, per una serata, al famoso Loolapaloosa, riscuotendo anche apprezzamento tra i clienti.

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