L'inseguimento, gli spari e il mitra carico in auto: tutto quello che si sa finora
Fermati cinque uomini dopo un inseguimento a San Siro. La ricostruzione
Il punto di partenza è cristallizzato: quel controllo, all'apparenza tranquillo e normale, di una Bmw X1 bianca. L'epilogo è altrettanto fissato: le manette per cinque uomini e il sequestro di un'arma da guerra. In mezzo, con qualche punto ancora da chiarire, un disperato tentativo di fuga, un paio di schianti e quattro colpi di pistola. Sono i frame del pomeriggio da film thriller andato in scena lunedì a San Siro, teatro di un inseguimento per le vie del quartiere terminato con cinque persone in cella e il sequestro di una mitragliatrice Uzi da parte della polizia.
Tutto inizia alle 18.50 in piazzale Segesta. Lì, stando a quanto appreso e finora ricostruito, una volante intima l'alt a una Bmw X1. Uno degli agenti scende, si accosta alla macchina - intanto ferma - e chiede i documenti. In quel momento, però, l'uomo alla guida preme il piede sull'acceleratore cercando una via di fuga e rischiando di travolgere il poliziotto, che spara quattro colpi di pistola in aria con l'arma d'ordinanza per convincere i cinque uomini a bordo dell'auto a fermarsi.
La Bmw, però, non arresta la propria corsa: "travolge" due veicoli parcheggiati e imbocca via Paravia, dove dalla vettura viene lanciato in strada un mitra Uzi perfettamente funzionante. Con la polizia che gli dà la caccia, la macchina imbocca via Zamagna, sbuca in piazza Esquilino - dove vengono gettati un silenziatore e cinquanta cartucce dell'Uzi -, gira in via Stratico e in via Monreale per poi arrivare in piazzale fratelli Zavattari, dove gli agenti bloccano i fuggitivi.
In manette finiscono cinque cittadini italiani: un 22enne, un 30enne, un 39enne - tutti con precedenti -, un 25enne e un 26enne, incensurati. Sono tutti stati dichiarati in arresto e rispondono delle accuse, in concorso, di porto abusivo di arma da guerra e munizionamento e resistenza a pubblico ufficiale.
Video | I cinque uomini fermati dopo l'inseguimento
L'Uzi, rimasto a lungo sull'asfalto in via Paravia, è stato sequestrato e affidato alla scientifica. Ai tecnici della questura il compito di effettuare tutti gli accertamenti del caso sull'arma, evidentemente clandestina. Il primo passo sarà verificare se, ed eventualmente quando e perché, sia stata utilizzata. Per ora gli arrestati hanno fatto scena muta davanti ai poliziotti: le indagini dovranno chiarire perché i cinque fossero in giro per le vie di San Siro con un mitra pronto all'uso in macchina. È difficile che stessero per mettere a segno una rapina - verosimilmente avrebbero utilizzato più auto - e appare poco probabile che l'arma fosse nella vettura per "difesa personale". Che il mitra servisse per un avvertimento nei confronti di qualcuno?
Foto - La mitragliatrice sequestrata