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Cronaca

Telefona alla Zanzara e insulta il Papa: rischia cinque anni di carcere

Un uomo andrà a processo per villipendio di un Capo di Stato. Lui si pente e si scusa con Papa Francesco

Rischia fino a cinque anni di carcere per villipendio a un Capo di Stato un uomo lombardo, Donato Ricci, a causa di una "sfuriata" durante una telefonata diffusa in diretta dalla trasmissione La Zanzara su Radio 24, l'8 dicembre 2016. L'uomo aveva attaccato pesantemente Papa Francesco dichiarando tra l'altro che tutelerebbe di più la religione islamica che quella cattolica: per questo era finito inizialmente sotto processo per villipendio di un ministro di culto (articolo 403 del codice penale) e rischiava una multa.

Ma il giudice Alberto Carboni ha ordinato alla procura di Milano di riformulare l'accusa considerando invece l'articolo 278 del condice, ovvero appunto l'offesa all'onore e al prestigio di un Capo di Stato quale è a tutti gli effetti Papa Francesco. Un reato ben più grave. La procedura è comunque complessa: per procedere in base a quell'articolo occorre chiedere l'autorizzazione del ministro della Giustizia. 

L'interessato, dal suo canto, non è stato ad aspettare: ha inviato una lettera a Papa Francesco per chiedere il perdono per le frasi proferite in trasmissione, giustificandosi col fatto di avere perso il controllo perché accecato dall'ira. E' probabile che il Pontefice lo perdoni. D'altra parte l'autorizzazione del ministro della Giustizia non è affatto scontata: ad esempio, nel 2008, l'allora ministro Angelino Alfano la negò "graziando" Sabrina Guzzanti, che aveva a sua volta offeso il Papa durante una manifestazione politica.

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