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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Gelosia maniacale e umiliazioni": condannato lo stalker di Marialuisa Jacobelli 

Le motivazioni della sentenza di condanna

"Gelosia maniacale" e una "pretesa di controllo costante del partner". Questi secondo il giudice per l'udienza preliminare di Milano Angela Minerva sono tra i comportamenti che sono valsi a Francesco Angelini, 52 anni, la condanna a 2 anni e 4 mesi per stalking ai danni della giornalista e presentatrice Marialuisa Jacobelli.

"Gelosia maniacale e violenze"

Da quanto si legge nelle motivazioni della sentenza di condanna emessa lo scorso 21 dicembre dopo il processo con rito abbreviato, il 52enne, con il quale la vittima aveva avuto una breve relazione, è stato ""autore di reiterati atteggiamenti denigratori e minatori, espressivi di una volontà prevaricatrice, frutto di un'incapacità di autocontrollo con evidenza legata ad una gelosia maniacale e ad una pretesa di controllo costante del partner".

Angelini era finito in carcere lo scorso giugno dopo che la giornalista sportiva aveva trovato il coraggio di denunciare il "clima di terrore" nel quale era costretta a vivere per colpa dell'ex fidanzato, tra minacce e violenze. Con la sentenza, arrivata dopo le indagini della Squadra Mobile coordinate dal pm di Milano Pasquale Addesso, sono state riconosciute le attenuanti generiche (perché in cura in una clinica, dove si trova ai domiciliari) e quella di aver risarcito il danno (ha versato 100mila euro a Jacobelli).

Il gup ha messo in luce le "aggressioni fisiche" di natura "umiliante e vessatoria" e nelle motivazioni ha riconosciuto che Angelini ha "preso atto del disvalore delle proprie azioni, rispetto alle quali ha mostrato resipiscenza, sia mediante la volontà di riparare alle sofferenze" della vittima, "sia attraverso l'avvio di un percorso di cura nella clinica ove è attualmente agli arresti domiciliari, volto alla gestione delle proprie emozioni ed al superamento delle proprie criticità".

L'incubo per la presentatrice era iniziato per una foto pubblicata dalla presentatrice il giorno del suo compleanno, che avrebbe suscitato l'ira dell'allora fidanzato. Vedendo lo scatto Angelini aveva iniziato a insultare Jacobelli, che a quel punto si era decisa a lasciarlo. Subito dopo la fine della relazione, erano però cominciate le persecuzioni, durate da gennaio a giugno del 2022. È provato, si legge sempre nella sentenza, "che la condotta persecutoria dell'imputato sia proseguita fino alla vigilia della querela sporta dalla Jacobelli, circostanza confermata dalla localizzazione del cellulare dell'uomo a 470 metri dall'abitazione della persona offesa il 14 giugno 2022". 

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