La scuola araba ha un nuovo preside
La scuola araba ha un nuovo preside: il prof. Hassan Farghal. Intanto la questione dello sfratto dell’istituto dalla sua attuale sede è una “faccenda di cui si sta occupando il console egiziano nell'ambito dei rapporti bilaterali tra i nostri Paesi” fanno sapere
La scuola bilingue italo-araba di Milano ha dato il benvenuto al suo nuovo direttore, il prof. Hassan Farghal, docente dell'Università Orientale di Napoli. La notizia fa ombra, almeno per qualche giorno, alle preoccupazioni e alle polemiche seguite allo sfratto e alla ricerca di una nuova sede.
La scuola si appresta ora a iniziare l’anno scolastico dopo “la rassicurazione del Comune di poter restare nell'attuale edificio fino a quando non si sarà trovata una nuova sede. Ma non è più il tempo delle polemiche. Ora è una faccenda di cui si sta occupando il console egiziano nell'ambito dei rapporti bilaterali tra i nostri Paesi” spiega Mamoud Othman, presidente dell'associazione Insieme, fondatrice della scuola.
L’istituto segue i programmi ministeriali sia egiziani che italiani e conta 190 alunni e 25 professori, tra elementari e medie. Si tengono corsi di inglese, francese e di religione (sia musulmana che copta) e anche corsi di alfabetizzazione, per coloro che arrivati in Italia hanno difficoltà con la lingua.
La scuola si appresta ora a iniziare l’anno scolastico dopo “la rassicurazione del Comune di poter restare nell'attuale edificio fino a quando non si sarà trovata una nuova sede. Ma non è più il tempo delle polemiche. Ora è una faccenda di cui si sta occupando il console egiziano nell'ambito dei rapporti bilaterali tra i nostri Paesi” spiega Mamoud Othman, presidente dell'associazione Insieme, fondatrice della scuola.
L’istituto segue i programmi ministeriali sia egiziani che italiani e conta 190 alunni e 25 professori, tra elementari e medie. Si tengono corsi di inglese, francese e di religione (sia musulmana che copta) e anche corsi di alfabetizzazione, per coloro che arrivati in Italia hanno difficoltà con la lingua.