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Cronaca

Siccità: cala il livello del Lago Maggiore: potrebbe diminuire la portata di Villoresi e Naviglio

Il consorzio si è dichiarato disponibile a tagliare 5 metri cubi al secondo su entrambi i canali. La decisione verrà presa lunedì 3 agosto al Pirellone. Possibili difficoltà per Expo

Non è più una mera eventualità. La chiusura dei «rubinetti» per Naviglio e Canale Villoresi a causa del continuo abbassamento del Lago Maggiore è una concreta possibilità. Lo ha comunicato venerdì pomeriggio il Consorzio Est Ticino-Villoresi. 

Il livello del Lago Maggiore è calato drasticamente. In quindici giorni — secondo i dati pubblicati da Laghi.net — il bacino idrico è passato dai 101 centimetri sopra lo zero idrometrico (dato del 15 luglio) a circa 44 odierni. Variazioni di centimetri, ma si tratta di cifre gigantesche dato che cento millimetri d’acqua nel Verbano corrispondono a 2 miliardi di litri.

La questione è destinata a peggiorare se non ci saranno nuove precipitazioni. «Prendendo atto dell’attuale stato di grave siccità e della conseguente forte carenza idrica non possiamo che fare la nostra parte  — ha dichiarato Alessandro Folli, presidente di Est Ticino Villoresi —. Da venerdì 31 luglio verrà compiuta una sensibile riduzione alle portate derivate da tutti gli utenti del Consorzio dell’Adda sul Naviglio Martesana e, se ci fosse necessità, siamo pronti a fare lo stesso sul Canale Villoresi e sul Naviglio Grande».

Per i due grandi canali lombardi non è ancora stato deciso nulla, ma se entro martedì 4 agosto non ci saranno novità la portata del Villoresi, attualmente di 55 metri cubi al secondo, verrà ridotta a 49,5; stessa sorte per il Naviglio Grande, che vedrà la sua portata ridotta a 59 metri cubi al secondo rispetto agli attuali 64. La decisione sarà presa il prossimo 3 agosto al Pirellone. 

Expo potrebbe essere in difficoltà. In primavera il Consorzio aveva scritto: «Qualora, per scarsa disponibilità d'acqua del Ticino, dovesse significativamente ridursi la portata derivata per il canale, stante la priorità di utilizzo per l'agricoltura dettata dalle norme vigenti, il Consorzio potrebbe trovarsi impossibilitato ad erogare la quantità d'acqua richiesta dalla società Expo per il regolare funzionamento del sito espositivo». 

Non resta che sperare nella pioggia, anche se c’era una soluzione al problema — come ribadito in più occasioni da Luigi Duse, vicepresidente del Parco Del Ticino. Tutto sarebbe stato più facile se il livello del Verbano fosse stato mantenuto un metro e mezzo sopra lo zero idrometrico. Si tratta del «Piano sperimentale», adottato dal 2010 fino al 2014, quando è stato sospeso. Adesso è tardi e il bacino continua ad abbassarsi, secondo dopo secondo. 

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