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Cronaca Cascina Gobba / Via Olgettina

"Siamo in lotta e resisteremo fino a far recedere il padrone"

Corteo e lettura di un volantino davanti al metrò di Cascina Gobba, dove i lavoratori del San Raffaele stanno protestando contro i tagli decisi dalla nuova proprietà

"Noi siamo in lotta e resisteremo fino a far recedere il padrone, Giuseppe Rotelli, da questo feroce attacco contro lavoratori, pazienti e parenti. E' necessario il sostegno di tutti. E' una battaglia di civiltà: lavoro, diritti, salario, sanità di qualità per tutti".

E' questo uno dei passaggi del volantino letto, questa mattina in assemblea, dai lavoratori del San Raffaele dopo i licenziamenti dei lavoratori del comparto decisi dalla proprietà. "Questa mattina (lunedì, ndr) i lavoratori in assemblea - spiega Angelo Mulé, coordinatore Rsu dell'ospedale milanese - si sono recati in corteo alla metropolitana di Cascina Gobba, chiedendo di poter leggere il nostro comunicato e farlo diffondere in tutte le stazioni della metropolitana. Ma la nostra richiesta non è stata accolta dall'Atm. Così abbiamo letto con i nostri megafoni".

Nel volantino l'Rsu denuncia "l'attacco sferrato a tutti: lavoratori ed utenti. Rotelli - accusa - ha comprato l'Ospedale San Raffaele per trasformarlo da ospedale che eroga un'assistenza d'eccellenza in uno stabilimento che produce profitto anche a scapito della stessa assistenza di qualità per tutti. Per perseguire i suoi intenti, Rotelli vuole licenziare 244 lavoratori e privare i restanti 2800 di ogni diritto, riducendo i salari".

Un piano che "avrebbe il sicuro effetto - conclude l'Rsu - di ridurre drammaticamente la qualità dell'assistenza e dei servizi erogati". Da qui l'annuncio del proseguimento della lotta. E' previsto invece per domani mattina alle 10 il secondo incontro tra sindacati e azienda per l'esame congiunto della procedura di licenziamento.

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