Alberi di via Mac Mahon, tutto pronto per i lavori sui binari

I lavori in via Mac Mahon, per sostituire i binari del tram, sono pronti a partire. "Con la massima urgenza possibile", specifica il presidente di Atm Bruno Rota illustrando i contenuti e le novità durante un percorso non facile, avendo dovuto affrontare da un lato le problematiche tecniche e dall'altro la strenua opposizione di quasi tutti i residenti, preoccupati per il filare di olmi che stava per essere sacrificato.

"L'appalto ha una altissima salvaguardia degli alberi - spiega l'assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran - e una dimensione economica ridotta, che non è male di questi tempi. Abbiamo migliorato il progetto con un percorso di partecipazione ma senza mettere in discussione la necessità del lavoro". L'appalto è stato vinto dal consorzio Alpi per una cifra di due milioni escludendo l'intervento sugli alberi, oltre ai lavori sui binari di cui si farà carico Atm.

Proprio gli olmi rappresentano la ragione della necessità dei lavori. Le loro radici si sono sviluppate in modo innaturale a causa della presenza di una lastra di calcestruzzo e sono andate a intaccare i binari del tram (ma anche la strada), rendendo urgente intervenire. "Colpa di chi, a fine anni '50, non ha separato adeguatamente il filare di alberi dalla sede tranviaria", specifica Rota.

Il primo progetto del 2008 prevedeva l'abbattimento di molti olmi. Questo progetto è stato presentato in zona 8 dall'attuale amministrazione nel 2012. E proprio qui sono iniziati i dissidi con il quartiere. Si è quindi scelto di iniziare un percorso partecipato, illustrato dal presidente del consiglio di zona Simone Zambelli: "Oltre venti incontri di commissione con il presidente Enrico Fedrighini, assemblee pubbliche anche in loco, l'assessore Pierfrancesco Maran è venuto due volte e varie volte sono venuti i tecnici comunali". Il progetto è rimasto online, sul sito del comune di Milano, per quattro mesi così da consentire ai cittadini di inviare le osservazioni. "Dimostriamo - afferma Chiara Bisconti, assessore al verde - che si può evitare la contrapposizione tra il verde e la mobilità".

DALLE PROTESTE ALLE PROPOSTE - La zona 8 ha votato alcune linee guida chiare per il nuovo progetto: anzitutto la nomina di un agronomo di fiducia (Alessandro Pestalozza) che seguirà tutti i lavori. Poi che gli olmi siano considerati un filare dal valore altissimo per il territorio. Nel concreto, il nuovo progetto verrà redatto solo dopo avere eseguito un test di trazione su ogni singolo albero (il cosiddetto pull test) in modo da capire quali sono assolutamente da abbattere e quali no. Lo scavo è ridotto di larghezza (da 60 a 38 centimetri), il binario avrà traversine ridotte di 20 centimetri, la distanza tra le due vie ferrate anch'essa ridotta (di 10 centimetri). Tutto al fine di salvare il maggior numero possibile di alberi.

NO AGLI AUTOBUS - Da parte di alcuni era stato suggerito di convertire ad autobus il servizio Atm su via Mac Mahon. Soluzione, questa, che però avrebbe portato problemi. Secondo Atm, infatti, un tram è in grado di trasportare 250 passeggeri, un bus di dodici metri si ferma a 75. Questo significa una riduzione di 40.250 passeggeri al giorno. Occorrerebbe incrementare di tre volte il numero di corse passando a 767 corse di autobus su strada, senza però poter utilizzare la corsia ora tranviaria (troppo stretta per due sensi di marcia di autobus). Conseguenza: traffico congestionato e emissioni di Pm10 in aumento del 1.400%.

BACHECHE INFORMATIVE - Per informare adeguatamente i cittadini, verranno predisposte bacheche informative lungo il viale, tra piazza Pompeo Castelli e piazza Diocleziano.

LAVORI DURANTE EXPO - La tabella di marcia è molto stringente. In circa 45 giorni l'azienda che ha vinto la gara d'appalto dovrà effettuare i pull test preventivi e redigere il progetto definitivo, che dovrà essere approvato sia dall'Atm sia dal consiglio comunale. Poi potranno partire i lavori, che dureranno circa 13 mesi durante i quali via Mac Mahon non sarà percorribile dai tram. I lavori avranno corso, quindi, anche durante Expo 2015.