Leoncavallo, "vicini a una soluzione". Farina: "Patto con la città"
Il Leonka propone una serie di iniziative per giovani, anziani e donne da "integrare" con le proposte del Comune. E si parla di regolarizzazione dei locali
Il tavolo tra il Comune di Milano e la famiglia Cabassi "è molto vicino a un'ipotesi di soluzione" dell'annosa vicenda della regolarizzazione dello storico centro sociale Leoncavallo. In vista dell'accordo allora, le associazioni che animano lo spazio occupato di via Watteu rilanciano, in una nuova versione '2.0', il loro 'Patto per la Citta'', ovvero una serie di attività e servizi offerti alla comunità dal centro sociale.
"Il Leoncavallo mette a disposizione dell'area metropolitana milanese le attività svolte dalle associazioni che lo costituiscono, che coprono un ampio ventaglio di settori di intervento sociale e culturale", hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni del centro sociale oggi in una conferenza stampa durante la quale hanno invitato "il Comune a costituire un tavolo di lavoro al fine di coordinare le proprie attività con quelle dal Comune istituzionalmente svolte".
L'offerta proposta dallo spazio di via Watteau consiste in servizi alla ristorazione (la mensa popolare), spazio per arte-cultura-spettacolo, servizi di informazione e comunicazione (Radio Onda Urto), di formazione, di accoglienza e 'servizi per la polis' (sportello legale, ostello), aree per lo sport, spazi a verde (gli orti di quartiere).
Ora che la regolarizzazione sembra a portata di mano quindi "il Leoncavallo dovrà cambiare e con il Comune dovrà essere pronto a ragionare in tema di servizi per integrare le loro attività", ha spiegato lo storico portavoce del centro sociale, Daniele Farina. "Ora si apre una fase cruciale - ha sottolineato Elena Iannuzzi, una delle animatrici dello spazio -. Abbiamo combattuto e lottato per avere un sindaco di sinistra e siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua". E un primo segnale dall'amministrazione arriverà il 18 marzo con l'intitolazione dei giardinetti di piazza Durante a Fausto e Iaio, due giovani militanti uccisi nel 1978, a cui "parteciperà anche il sindaco - ha concluso Farina - segno di una ritrovata vicinanza con le istituzioni".