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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cimiano / Via Padova

La 'leonessa dell'Isis' condannata a 3 anni e 4 mesi

L'accusa originaria di terrorismo è stata riqualificata in istigazione a commettere reato

Tre anni e 4 mesi a Bleona Tafallari, la 20enne kosovara domiciliata a Milano, nota come 'la leonessa dell'Isis' dopo che lo scorso 17 novembre è stata arrestata per terrorismo internazionale. 

A deciderlo, al termine del processo con rito abbreviato, è stato il giudice per l'udienza preliminare Livio Cristofano, il quale ha  riqualificato l'accusa originaria di terrorismo in istigazione a commettere reato. Il pm Leonardo Lesti per Tafallari aveva chiesto cinque anni di carcere.

La giovane donna, moglie di un miliziano dell'Isis, secondo la procura, dopo aver aderito al radicalismo jihadista avrebbe fatto attività di arruolamento e proselitismo, anche tra minorenni, senza nascondere l'ambizione di andare a combattere nelle zone di guerra contro il "nemico occidentale". La 'leonessa' sarebbe stata una devota sostenitrice dell'Isis da almeno 3 anni e avrebbe fatto parte, assieme al marito, di una sua costola, ossia il gruppo chiamato i 'Leoni dei Balcani', attivo in Kosovo, Albania e Macedonia del Nord (nelle sue chat, peraltro, si firmava proprio 'leonessa dei Balcani', usando sempre l'emoji di questo animale).

L’arresto della ragazza era scattato dopo un'indagine coordinata dalla Procura milanese dopo acquisizioni di intelligence sul marito, un 21enne miliziano di origini kosovare - legato alla cerchia dell'autore della strage di Vienna del 2 novembre 2020 (nella quale morirono quattro persone), Kujtim Fejzulai - che nel gennaio 2021, in Germania, aveva sposato la 19enne con rito islamico, dopo che i 2 si erano conosciuti online.

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