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Cronaca

La Levato potrà vedere il figlio in carcere una volta a settimana. Decine le richieste di adozione

Sono già decine, al tribunale di Milano, le richieste arrivate per l'adozione del figlio di Martina Levato, studentessa condannata a 14 anni di carcere per un'aggressione con l'acido e a processo per altri blitz analoghi

Sono già decine, al tribunale di Milano, le richieste arrivate per l'adozione del figlio di Martina Levato, studentessa condannata a 14 anni di carcere per un'aggressione con l'acido e a processo per altri blitz analoghi.

E cio' mentre i servizi sociali hanno stabilito che la donna, tornata venerdi' scorso a San Vittore, potra' incontrare il figlio una volta a settimana e non nella 'casa famiglia' dove e' stato collocato, ma in carcere. Soluzione questa che potrebbe essere adottata anche per regolare gli incontri tra il piccolo e il padre, Alexander Boettcher, anche lui condannato a 14 anni e detenuto a San Vittore.

Per gli avvocati che rappresentano i genitori di Martina e la madre di Alexander la vera 'partita' si giochera' proprio in questo procedimento, perche' sia i nonni materni che la nonna paterna, "concentrati ed uniti", come ha spiegato il legale Laura Cossar, "lotteranno senza polemiche" affinche' il bimbo venga affidato a loro in vista dell'adozione e non ad una famiglia 'terza'. Nel frattempo, appunto, decine di richieste di adozione sono arrivate da famiglie di varie parti d'Italia. 

"I nonni erano tranquilli e sereni dopo l'incontro - ha spiegato l'avvocato Cossar - e sono molto determinati a lottare per il nipote". I servizi sociali dovranno depositare, stando a quanto disposto dal Tribunale, una relazione sul nucleo familiare entro il 30 settembre. Relazione che sara' utilizzata nel procedimento che si concludera' con la dichiarazione di adottabilita' o meno del piccolo. 

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