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Cronaca

San Raffaele, il Pd: "Assessore e proprietà in commissione regionale"

Il gruppo democratico chiede che la regione intervenga per favorire la ripresa del dialogo tra proprietà e lavoratori

Durante una mattinata decisamente "calda" al San Raffaele, condita anche da qualche scontro, il Partito democratico chiede che l'assessore regionale alla sanità e la proprietà dell'ospedale vengano sentiti al più presto dalla neo-inseditata commissione sanità del consiglio regionale. "La violenza è sempre deprecabile", scrivono Sara Valmaggi e Carlo Borghetti (consiglieri del Pd) in una nota, ma aggiungono che il braccio di ferro è "estenuante" e sta logorando "da troppo tempo i rapporti all'interno di uno dei presidi medici più importanti della Lombardia".

Per il Pd occorre riaprire al più presto la trattativa tra proprietà e sindacati, e la regione deve farsi carico di facilitare questa ripresa. "Denunce - scrivono ancora Borghetti e la Valmaggi - sono già arrivate all'Urp per peggioramento della qualità del cibo, carenza nella pulizia e nella fornitura dei presidi medico-chirurgici, anche per prestazioni ordinarie". Secondo il Pd, insomma, è a rischio la "fiducia che i cittadini hanno sempre riposto nel San Raffaele, struttura la cui qualità non era mai stata messa in discussione prima". Il Pd ha quindi depositato in commissione la richiesta d'incontro.

Per la cronaca: la commissione sanità del Pirellone si è insediata martedì 16 mattina. La presidenza è andata al leghista Fabio Rizzi, la vicepresidenza al consigliere del Pdl Angelo Capelli e la segreteria a Marco Carra (Pd).

E anche Matteo Salvini, segretario della Lega in Lombardia, è intervenuto sulla questione del San Raffaele. Ha avuto parole dure per l'azione di questi giorni di alcuni lavoratori sindacalizzati ("Pochi esgitati - ha affermato - tengono in ostaggio 3mila lavoratori e un intero ospedale"), ma ha comunque affermato che azienda e sindacati devono "rimettersi a discutere".

Presenti martedì 16 al San Raffaele anche Lucia Castellano, Paolo Micheli e Umberto Ambrosoli (Patto Civico), che si sono impegnati per attivare una mediazione tra le parti presso la giunta e il consiglio.

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