Chiusi otto locali a Milano e provincia: 'Erano ritrovo di pregiudicati e teatro di liti e spaccio'
Il Questore ha disposto la chiusura di otto locali tra Milano e la provincia. Le motivazioni
I sigilli, comunque tutti momentanei, sono scattati per otto locali.
Il primo a chiudere - e non è la prima volta che accade - è stato il “Lyon's bar” di via dei Mille 10 a Buccinasco. La sospensione della licenza, proposta dai carabinieri locali, è scattata il 2 marzo con una durata di sette giorni per - spiegano dalla Questura - la “presenza di pregiudicati nel locale”.
Stessa sorte è toccata al bar “Come stai” di via Fratelli Antona Traversi 20, che è stato chiuso per sette giorni - a partire dal 4 marzo - per, chiariscono da via Fatebenefratelli - “la continua presenza di personaggi pericolosi”.
È stato chiuso per episodi di spaccio avvenuti nei pressi del locale, invece, il “Bar Stella” di via Montegani 64, al cui titolare la licenza è stata sospesa per sette giorni dallo scorso 6 marzo.
I sigilli, il 7 marzo, sono scattati anche per il “Bar torrefazione” di via Dolci 16. I carabinieri della stazione di Porta Magenta hanno raccolto le lamentele dei cittadini - ormai esasperati - per la presenza di diversi ubriachi nelle vicinanze del bar e hanno inoltrato al Questore la proposta di chiusura del locale.
Chiusura che è scattata - e per quindici giorni - anche per “Ouzoud narghilè” di via Zamagna. In questo caso, spiegano dalla Questura, a giustificare la sospensione della licenza è stata un’aggressione avvenuta a febbraio scorso, quando due persone si erano scagliate contro un uomo, colpendolo con un coltello, proprio all'esterno del locale.
Porte chiuse per il “Bar Max” di via Morgantini 14, abituale ritrovo - secondo gli accertamenti della Questura - di pregiudicati.
Licenza sospesa sempre dalla polizia, per sette giorni, al “Luca’s Bar” di via Placido Riccardi, frequentato - stando a quanto riferito dagli agenti - da uomini finiti nei guai per reati legati al mondo della droga.
L’ultimo ad abbassare la saracinesca, mercoledì, è stato il “Queen pub” di Sesto San Giovanni, che dovrà restare chiuso per sette giorni dopo essere stato più volte teatro di risse all’esterno e all’interno del locale.