Spinte e insulti ai bambini dell’asilo: maestra sospesa e indagata a San Donato Milanese
La donna, quarantotto anni, è già stata interdetta dall'esercizio della professione
Le botte vere, almeno quelle, no. Ma una serie di insulti e vessazioni sì. Una maestra di quarantotto anni, in servizio in un asilo comunale di San Donato Milanese, è stata interdetta dal servizio e sarà processata con rito immediato perché è accusata di maltrattamenti su una decina di suoi alunni, tutti bambini tra i tre e i cinque anni.
La maestra, secondo quanto ricostruito in due mesi di indagini, avrebbe spesso spinto, strattonato e insultato i piccoli. In alcuni casi, secondo le accuse, la donna si rivolgeva ai bimbi con frasi del tipo: “Non ti voglio più in classe, mi hai rotto”.
L’inchiesta è partita lo scorso febbraio dopo la denuncia di una madre che aveva notato alcuni comportamenti strani di suo figlio. Ad aprile, quindi, sono state sistemate alcune telecamere nascoste ed è iniziata la visione dei filmati. A giugno scorso la svolta, con la donna che è stata interdetta dall’esercizio dell’attività di insegnante. A fine luglio, invece, per decisione del gip Banci Buonamici, la quarantottenne è stata rinviata a giudizio con l’accusa di maltrattamenti.
Secondo le ricostruzioni, la maestra non avrebbe mai alzato le mani addosso ai piccoli, ma li avrebbe a lungo maltrattati, in qualche caso spingendoli contro tavoli e sedie. Gli inquirenti, durante la lunga e delicata indagine, hanno anche ascoltato i piccoli alunni.
