Milano, no alle “grandi” moschee ma si ai piccoli centri di culto
La maggioranza ha deciso che Milano ha bisogno di luogo di culto per i musulmani: non una grande moschea come Roma, ma piccoli centri disseminati sul territorio. Per Palazzo Marino è però necessaria la regolamentazione delle attività di questi posti a livello nazionale
Sul tema delle moschee si è tenuto ieri in Comune un incontro del gruppo consigliare e degli assessori del Pdl.
Da questa riunione è emersa la necessità per Milano di avere una moschea e di mettere a punto una delibera che individui i criteri urbanistici delle aree dove potrebbe sorgere questo luogo di culto.
L’idea della maggioranza non è comunque quella di costruire un grande luogo di culto musulmano, come è successo a Roma, ma di istituire piccoli centri di preghiera disseminati sul territorio e lontani dai quartieri residenziali.
“Il gruppo del Pdl ha condiviso unanimamente la necessità che in città sorgano luoghi di culto islamico. Il problema c'é e deve essere affrontato, ma la soluzione non può essere una grande moschea che diventerebbe un polo di attrazione di tutti i musulmani del Nord Italia ma più luoghi di culto” ha spiegato il capogruppo del partito Giulio Gallera.
“Impossibile dire adesso quanti saranno i centri di preghiera saranno tanti quanti saranno i soggetti capaci di avanzare proposte concrete” ha spiegato Aldo Brandirali del Pdl.
Il Comune poi si è impegnato a chiedere al Governo nazionale una legge nazionale che regolamenti le attività all’interno della moschea.
Da questa riunione è emersa la necessità per Milano di avere una moschea e di mettere a punto una delibera che individui i criteri urbanistici delle aree dove potrebbe sorgere questo luogo di culto.
L’idea della maggioranza non è comunque quella di costruire un grande luogo di culto musulmano, come è successo a Roma, ma di istituire piccoli centri di preghiera disseminati sul territorio e lontani dai quartieri residenziali.
“Il gruppo del Pdl ha condiviso unanimamente la necessità che in città sorgano luoghi di culto islamico. Il problema c'é e deve essere affrontato, ma la soluzione non può essere una grande moschea che diventerebbe un polo di attrazione di tutti i musulmani del Nord Italia ma più luoghi di culto” ha spiegato il capogruppo del partito Giulio Gallera.
“Impossibile dire adesso quanti saranno i centri di preghiera saranno tanti quanti saranno i soggetti capaci di avanzare proposte concrete” ha spiegato Aldo Brandirali del Pdl.
Il Comune poi si è impegnato a chiedere al Governo nazionale una legge nazionale che regolamenti le attività all’interno della moschea.