rotate-mobile
Cronaca

Incollati per terra davanti al jet: bloccato l'aeroporto di Malpensa

A organizzare la protesta Scientist Rebellion ed Extinction Rebellion, con il supporto di Ultima Generazione

L'aeroporto di Malpensa Prime bloccato. È il risultato della protesta per dire 'basta ai jet privati', firmata Scientist Rebellion, Extinction Rebellion e Ultima Generazione e andata in scena nella mattinata di martedì 14 febbraio, intorno alle 10.

Una ventina di persone, tra studenti, scienziati e semplici cittadini, hanno fermato le operazioni dello scalo aeroportuale riservato ai piccoli aerei privati. L'azione rientra all'interno della campagna 'Make them pay', promossa a livello nazionale (anche dall'associazione Stay Grounded) per lottare contro l'inquinamento prodotto da quell'1% della popolazione che può permettersi di utilizzare un jet privato per spostarsi. Proteste analoghe, sempre martedì, hanno interessato anche altri Paesi. Nel 2021, invece, gli ambientalisti avevano bloccato Linate Prime.

I partecipanti all'iniziativa hanno imbrattato le vetrate del terminal con vernice bianca e bloccato l'accesso ai parcheggi per le auto. Una decina di persone, inoltre, si è seduta per terra sulla pista dell'aeroporto e ha incollato le proprie mani sull'asfalto davanti a un jet parcheggiato. I presenti sono stati poi allontanati e portati via dalla polizia.

“San Valentino è il giorno dell’anno con il maggior numero di voli di jet privati per spostamenti non lavorativi, quindi non essenziali - ha commentato Lorenzo di Scientist Rebellion -. Non possiamo più accettarlo, siamo in una situazione di emergenza climatica, bisogna agire di conseguenza”. Tra le richieste dei partecipanti alla protesta quella di tassare i 'frequent flyer', vietare i jet privati e, in generale, far pagare chi inquina.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incollati per terra davanti al jet: bloccato l'aeroporto di Malpensa

MilanoToday è in caricamento