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Cronaca

Nei libri, nelle scarpe e nelle suole: così i soldi "illegali" entrano ed escono da Milano

In due mesi all'aeroporto di Malpensa scoperti 363mila euro non dichiarati. Il bilancio

I "trafficanti" da un lato, con i loro trucchi e nascondigli sempre più sofisticati. I funzionari dall'altro, con il loro fiuto e le loro conoscenze. All'aeroporto di Malpensa, nonostante il calo di passeggeri dovuto all'emergenza covid, continua l'eterna "guardia e ladri" tra i viaggiatori che cercano di portare in Italia denaro non dichiarato - evadendo così le imposte - e uomini delle Dogane e della guardia di finanza che cercano di scoprirli. 

Nei mesi di gennaio e febbraio, stando a quanto riferito giovedì proprio dalle Dogane, sono stati scoperti 363mila euro non dichiarati, una media di oltre 6mila euro al giorno. 

"Sono stati redatti complessivamente 129 verbali a carico dei passeggeri in arrivo e in partenza dallo scalo, per violazione dell’obbligo della dichiarazione valutaria" e -  hanno fatto sapere i funzionari - "le somme riscosse a titolo di oblazione immediata sono state pari a 62.038 euro, mentre quelle sequestrate pari a 45.440 euro".

"Nonostante il drastico calo dei voli, che nel 2020 ha comportato una diminuzione dell’85% del traffico passeggeri, Adm - hanno concluso dalle Dogane - mantiene alto il presidio sulla regolarità dei flussi valutari, sia in entrata che in uscita dal territorio dello Stato".

Uno degli ultimi sequestri è avvenuto a metà febbraio, quando due italiani in partenza per Dubai erano stati "pizzicati" da doganieri e finanzieri a Malpensa con i soldi nascosti nelle suole delle scarpe e in un libro. 

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