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Cronaca Duomo / Via Dante

Manifestazione lavoratori grande distribuzione. La Camusso: "Niente shopping per un giorno"

Al corteo partecipa anche il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. I lavoratori protestano contro la mancanza del contratto nazionale da 24 mesi e chiedono 85 euro in più in busta

Manifestazione in centro di Milano. Sono state bloccate molte artierie cittadine dalla manifestazione nazionale dei lavoratori della grande distribuzione che è partita da porta Venezia e altre vie centrali. Migliaia i partecipanti.

Al corteo partecipa anche il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. I lavoratori protestano contro la mancanza del contratto nazionale da 24 mesi e chiedono 85 euro in più in busta paga per il rinnovo, così come ha già concordato Confcommercio con i grandi gruppi del settore.

Accordo che, almeno per il momento, non ha trovato applicazione. "Chiara e netta la posizione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno dichiarato la ferma contrarietà sulle proposte della Federdistribuzione, riferite alla cancellazione degli istituti economici previsti dal contratto e confermato líindisponibilità a trattare sulla pesante riduzione del costo del lavoro avanzata da Ancc, Coop, Agci e Cci al tavolo della distribuzione cooperativa, dove le associazioni datoriali del settore puntano sostanzialmente al recupero di competitività delle imprese attraverso l' annullamento delle condizioni costruite nel corso dei precedenti rinnovi contrattuali", si legge in una nota congiunta inviata dai sindacati.

La Camusso propone, per solidarietà, l'astensione per un giorno dallo shopping natalizio', poichè "i lavoratori della grande distribuzione sono da piu' di due anni senza contratto con un'associazione di impresa che dopo aver disdettato gli integrativi, fatto cassa integrazione e mobilita' e scaricato tutti i costi della crisi sui lavoratori, di nuovo non vuole rinnovare il contratto".

"Questo crea un sistema al ribasso delle condizioni dei lavoratori e il Paese - ha aggiunto - continua a non ripartire perche' come e' noto la nostra crisi e' anzitutto di domanda interna. Come faccia a ripartire se non rinnovando i contratti e facendo salire le retribuzioni dei lavoratori non si capisce davvero". Camusso ha quindi sostenuto che la rivendicazione dei lavoratori del settore e' per un aumento di 85 euro mensili: "Questo e' l'ammontare del contratto che abbiamo firmato con Confcommercio nei mesi scorsi". 

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