Croci celtiche e saluti romani, Milano ricorda Ramelli
Deposta una corona di fiori per il militante di destra morto negli anni Settanta. De Corato: "Per un'occasione di riappacificazione, per la giunta". In trecento manifestano
Si è tenuta lunedì sera la cerimonia di deposizione delle corone per ricordare il giovane militante del Fronte della Gioventù, Sergio Ramelli, ucciso il 29 aprile 1975, e l'esponente dell'Msi Enrico Pedenovi ucciso il 29 aprile 1976 a Milano (video 1, video 2).
Presenti fra gli altri il vicepresidente del Consiglio comunale Andrea Fanzago, il vice presidente della Provincia di Milano Umberto Maerna e gli esponenti di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato, Paola Frassinetti, Romano La Russa, Carlo Fidanza e Marco Osnato.
De Corato è intervenuto per ricordare il clima di quegli anni e "la condizione sempre sbilanciata con cui si ricordano certe morti ingiuste, come quella di Ramelli, ucciso per aver scritto un tema di destra". Inoltre, ha ricordato De Corato che è stata sprecata una vera occasione di pacificazione.
"Il 25 aprile - ha detto - il sindaco ha parlato di pacificazione ma non si fa con le chiacchiere, ci vogliono gesti. Ho apprezzato la presenza del vicepresidente del Consiglio Comunale, Andrea Fanzago, ma senza fascia tricolore non rappresenta certo il Comune".
Successivamente, da viale Romagna a piazzale Susa, c'è stata la manifestazione dei gruppi di destra milanesi, con tamburi e croci celtiche.
Si calcola ci fossero almeno trecento persone.