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Venerdì, 19 Aprile 2024
La manifestazione

In duemila alla manifestazione di Milano contro la 'ndrangheta

La manifestazione organizzata davanti alla Stazione Centrale in solidarietà al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri

E' stata un successo di partecipazione la manifestazione nazionale contro la mafia e la 'ndrangheta che si è svolta a Milano, davanti alla Stazione Centrale, nel tardo pomeriggio di martedì 5 luglio. Secondo le stime, hanno partecipato più di mille persone, forse duemila. Al presidio avevano aderito circa 150 associazioni, sindacati e altre realtà del terzo settore.

La 'piattaforma' della manifestazione era essenzialmente quella di mostrare concreta vicinanza a tutti coloro che, a causa della criminalità organizzata di stampo mafioso, rischiano ogni giorno la vita. In particolare Nicola Gratteri, il procuratore di Catanzaro del quale si è saputo, di recente, di un piano per ucciderlo, grazie ad una segnalazione del Fbi (i servizi segreti statunitensi) ai colleghi italiani.

E proprio Gratteri ha inviato un messaggio ai manifestanti: "Sentire la parte migliore del paese al nostro fianco ci rafforza", ha detto il procuratore di Catanzaro (il gonfalone del comune era presente in piazza). Messaggi anche dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini, per il quale "è necessario che i cittadini onesti siano uniti nel nome del bene comune, e che l’opera onesta è più redditizia di quella disonesta", e dal cardinale Matteo Zuppi, neo presidente della Cei, secondo cui la mafia "è un fenomeno vigliacco che riguarda tutto il paese, un virus a cui si risponde con l'impegno di ognuno". 

Presenti anche il presidente della commissione antimafia in parlamento, Nicola Morra, e il presidente del consorzio Goel Vincenzo Linarello, in prima linea nella creazione di un sistema economico libero dalla 'ndrangheta in Calabria. "La provincia di Milano - ha detto Linarello - e la Lombardia sono il posto più infiltrato dalla 'ndrangheta dopo la Calabria. Noi vogliamo essere nel posto dove la 'ndrangheta sta reinvestendo. E non è in Calabria. Perché la 'ndrangheta è un problema nazionale e la politica dovrebbe ricominciare a interessarsi alla lotta alle mafie". Sul palco della Stazione Centrale è salita anche Alessandra Dolci, capo della direzione distrettuale antimafia di Milano. Per Palazzo Marino, l'assessore alla sicurezza Marco Granelli, per il quale "tenere alta l'attenzione delle istituzioni, degli amministratori, delle forze dell'ordine, degli imprenditori o dei professionisti e di tutta la società civile è la più forte delle armi contro la criminalità organizzata".

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