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Cronaca Duomo / Piazza della Scala

La manifestazione dei poliziotti contro Area B: col bavaglio davanti al comune

Agenti in piazza il 20 ottobre: "Sala mette il bavaglio ai poliziotti"

In piazza. Ma, per una volta, dall'altro lato della "barricata". Giovedì prossimo, il 20 ottobre, i poliziotti di Milano si ritroveranno fuori da palazzo Marino per esprimere tutto il loro dissenso contro le politiche del sindaco Beppe Sala. Cuore del problema sono le nuove norme per Area B, la Ztl da inizio ottobre vietata anche ai veicoli euro 2 benzina ed euro 4 ed euro 5 diesel: restrizioni che hanno lasciato a piedi molti agenti costretti però a fare i conti con orari di lavoro "particolari". 

La protesta è stata indetta dai sindacati Siulp, Sap, Siap, Fsp polizia di Stato, Fed Coisp, Silp Cgil, che già la scorsa settimana avevano rimarcato che "i divieti imposti mal si conciliano con la specificità e gli orari dei servizi di polizia ed in generale con tutti i servizi di pubblica necessità". Dopo qualche giorno di attesa - sperando in qualche deroga o quanto meno in un incontro con il primo cittadino - le sigle hanno ora deciso di passare all'azione annunciando il presidio fuori dal comune per le 10.30 del 20 ottobre. 

"In una città che si attesta al primo posto in Italia nella classifica dell'indice di criminalità sulla base del numero di reati denunciati, dove gli amici dell'Atm scioperano per le aggressioni subite ormai all'ordine del giorno, il comune di Milano non si è degnato di ricevere i poliziotti", hanno scritto in una nota congiunta i sei sindacati. "Nella fattispecie, nella delibera presentata per l'attuazione dell'Area B e Area C, il comune ha dimenticato i colleghi che effettuano turni sull'arco delle 24 ore e pertanto sono impossibilitati a prendere i mezzi pubblici. Con questa assurda dimenticanza - hanno proseguito le sigle -, i poliziotti non possono raggiungere gli uffici e gli alloggi di servizio, ubicati nella maggior parte dei casi all'interno dell'Area C, creando un potenziale e pericoloso corto circuito nel sistema sicurezza milanese, mettendo a rischio servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico, appesantendo un sistema su cui già gravano denunce in continua crescita a fronte di organici sempre più carenti".

"Chi è deputato alla gestione cittadina, si è reso conto dell'illogicità di queste misure? Conosce l'ubicazione degli gli uffici di polizia? Si degnerà di ricevere i portavoce delle donne e degli uomini in divisa, che hanno garantito la sicurezza della città anche nei frangenti più drammatici della pandemia che ha colpito duramente la città meneghina? - le domande dei sindacalisti -. I poliziotti non chiedono più diritti, chiedono di poter svolgere il proprio dovere, non programmabile e non prevedibile in maniera serena, reputando una gravissima mancanza di rispetto non aver accettato il confronto, il che equivale a mettere il bavaglio ai poliziotti". Lo stesso bavaglio che gli agenti indosseranno davanti a palazzo Marino. 
 

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