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Cronaca Sempione / Piazza Sempione

Manifestazione pro Ucraina a Milano. Maran: "Aiuto anche militare"

Il raduno alle 16 dall'Arco della pace. L'appoggio a questo popolo - ha detto l'assessore - sarà anche militare fino a quando ci sarà un'invasione"

È partita alle 16 dall'Arco della Pace ‘Slava Ukraini’, la manifestazione pro Ucraina, organizzata a Milano. A lanciare l'iniziativa, che vede la partecipazione anche di Letizia Moratti e Carlo Cottarelli, è stato il 'terzo polo'. Migliaia di persone si sono presentate al raduno.

Manifestazione pro Ucraina a Milano (foto Melley/MilanoToday)

In piazza membri della comunità ucraina residente nel capoluogo lombardo, alcuni rappresentanti del Partito Democratico, tra cui l'assessore comunale alla Casa di Milano, Pierfrancesco Maran, e di +Europa, oltre che associazioni, realtà culturali e onlus. Scopo della manifestazione è esprimere solidarietà al popolo ucraino, ancora vessato dalla guerra di Putin. Il leader di Azione Carlo Calenda sui propri profili social ha definito l'evento: "Una manifestazione senza partito", chiedendo "la partecipazione di tutte le forze democratiche del paese".

Dal palco, Maran ha ribadito il benvenuto agli ucraini arrivati in fuga dal proprio Paese, sottolinenando che l'Italia non li lascerà soli e garantirà loro supporto. "L'appoggio - ha detto l'assessore - sarà umanitario, diplomatico e anche militare fino a quando ci saranno dei soldati nel loro Paese. Tutti vogliamo la pace, ma il modo perché cessino le armi è che la Russia torni oltre i confini internazionalmente riconosciuti. Fino a quel momento diciamo agli ucraini 'non vi lasciamo soli, l'Italia e Milano sono con voi'".

"Voglio sapere cosa vuol dire l'ideale della pace, perché se l'ideale della pace è disarmare gli ucraini è l'ideale della sottomissione. Tutti vogliamo la pace, ma da dove deriva la pace? Dalla libertà o dall'asservimento”, sono state le parole di Calenda all'Arco della Pace. "Non c’è pace senza libertà e siamo qui per rappresentare quell’Italia che ha scelto da che parte stare, quella di un popolo che sta resistendo eroicamente per difendere la sua integrità - è stato poi l'intervento della deputata di Azione, Mara Carfagna -. A questo popolo deve arrivare la nostra solidarietà senza alcuna ambiguità. Abbiamo il dovere di sostenere il popolo ucraino perché c’è chi chiede la pace ma si accontenterebbe di un resa”. 

A Roma, nel frattempo, è stata invece organizzata dalla piattaforma 'Europe for Peace' una manifestazione per la pace e lo stop all'invio di armi all'Ucraina. "Il ministro Crosetto ha annunciato che sta preparando il sesto invio - ha detto il leader del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, al suo arrivo in piazza nella capitale -. Bene, noi gli diciamo che visto che è stata votata una risoluzione che impone al governo di avere un confronto in parlamento, non si azzardi questo governo a fare un ulteriore invio di armi senza venire a confrontarsi in parlamento". Su questa iniziativa, da Milano, sono piovute critiche. Calenda, tra gli altri, ha posto diversi interrogativi: "Chiedono la pace, ma come? Non si sa. Chiedono di deporre le armi tutti, aggressori e aggrediti. A parte che gli aggressori non le depongono per niente le armi, gli aggrediti che devono fare? Quando le devono deporre? Quando arrivano a Kiev?". Diverso il punto di vista di Maran, che ha affermato: "Credo che la due piazze abbiano sensibilità diverse, penso però che non siano contrapposte, penso e spero che debbano essere complementari. È importante che ci sia un’iniziativa di pace. Credo che l’iniziativa di pace abbia senso se c’è al contempo il pieno sostegno umanitario, diplomatico e militare all’Ucraina".

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