rotate-mobile
Cronaca

MiTo, dialetto "calpestato". La Lega fa polemica

"Se fossero stati scritti in arabo non avrebbero sbagliato", dice Morelli. L'errore su uno dei manifesti che pubblicizzano il festival MiTo, che durerà per tutto settembre

"Se questo è il risultato dei tagli che volevamo anche noi per il MiTo, ci ripensiamo". La Lega accende così la polemica sullo "strafalcione" in uno dei manifesti pubblicitari affissi in città per ricordare l'evento musicale dell'anno, il festival MiTo appunto, che si sviluppa per tutto il mese di settembre tra le città di Torino (dov'è nato) e Milano.

"Tutt cos" è l'espressione della discordia. E' sbagliata: quella giusta sarebbe ""tusscoss", e ovviamente significa "ogni cosa". Nel manifesto si legge "Con Brahms, Musorgskij e Ravel al Palasport tutt cos l'é bel". Alessandro Morelli, consigliere comunale del Carroccio ed ex assessore al turismo e al marketing territoriale, va giù duro: "Se i manifesti fossero in arabo o cinese non si sarebbero certo sbagliati".

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

MiTo, dialetto "calpestato". La Lega fa polemica

MilanoToday è in caricamento