La mappa con i preti pedofili a Milano e in Lombardia: "Le diocesi non sicure"
Online la cartina della onlus Rete L'Abuso. Diversi i casi nel Milanese
La onlus Rete L'Abuso, l'associazione italiana delle vittime dei preti pedofili, ha recentemente aggiornato e realizzato una dettagliata mappa con tutte le chiese e i sacerdoti condannati fino al terzo grado di giudizio e i casi dove tutto è stato insabbiato e non si è più saputo nulla.
E' stata chiamata la "mappa delle diocesi non sicure". Ci sono "solo i casi di violenza sessuale su minori o adolescenti". La mappa è visibile nella sua interezza qui. Ci sono tutti i condannati in terzo grado, i reo confessi o coloro che hanno patteggiato. Queste situazioni vengono segnalate con il bollino rosso. Con il bollino giallo, invece, vengono segnalate quelle diventate "fantasma".
Nel Milanese i casi segnalati sono cinque. Omettiamo il nome della chiesa, poichè molti sacerdoti sono stati trasferiti e le parrocchie spesso e volentieri erano completamente all'oscuro del triste operato dei preti. Il primo è stato ad Arese, con don Marco Redaelli: morto recentemente, si era reso protagonista di sevizie sessuali nei confronti di una bambina.
Poi Massimiliano Azzolini, operatore laico in centro a Milano che sarebbe stato coperto dagli abusi. A San Giuliano si ricorda la vicenda di Renato Mariani, condannato a 4 anni, con l'accusa di aver circuito un ragazzo di 17 anni. Non manca don Luciano Pesavento a Vizzolo, "bollino giallo", con accuse cadute nel vuoto. Infine un frate - ma L'Abuso non è riuscita a scoprire il nome - ex insegnante di un noto istituto milanese, è stato condannato nel 2003 a 4 anni e 8 mesi di reclusione per avere molestato cinque bambini di una scuola elementare. La vicenda risale al 1992.
In zone limitrofe, triste menzione per la vicenda di suo Angela Farè a Busto Arsizio, arrestata per pedofilia e persecuzioni in oratorio. La vittima si tolse la vita.